Carabinieri ed esercito insieme alla stazione L’allarme microcriminalità del prefetto

Valerio Valenti: "Stanno aumentando i cosiddetti reati di strada giovanili. Danneggiamenti, macchine rigate e baby gang". Nell’area di Santa Maria Novella servizio misto dalle 19 alle 24. Già in funzione una pattuglia h24 fra Indipendenza e Palazzuolo

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Il problema della sicurezza alla Stazione di Santa Maria Novella è di quelli che il prefetto di Firenze Valerio Valenti non ha nessuna intenzione di ignorare. Anche perché – ha segnalato – "stanno aumentando i cosiddetti reati di strada giovanili, credo legati al disagio vissuto nei due anni di pandemia e di restrizioni". Un fenomeno che si allarga in realtà a tutta la città, anche alle periferie: "Penso soprattutto – ha aggiunto il prefetto – a danneggiamenti, specchietti rotti, macchine rigate ed anche alle baby gang".

Intanto ieri il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si è occupato della nuova sorveglianza che mette proprio la stazione al centro dei controlli.

La novità è un servizio di pattugliamento misto composto cioè sia dai carabinieri che dai militari. Il prefetto ha annunciato l’avvio, nella fascia oraria 19-24, a partire dal prossimo 12 maggio, nell’area antistante la piazza della Stazione, di "pattugliamenti misti carabinieri, esercito, in estensione agli analoghi servizi svolti all’interno della stazione, dalla Polizia Ferroviaria e dagli stessi militari. Si completa così – ha aggiunto Valenti – un pacchetto di misure, ad integrazione di quelle già assunte la settimana scorsa lungo l’asse tra piazza Indipendenza e via Palazzuolo, con una pattuglia in auto dedicata h24".

Sempre alla stazione, infine, "è ormai pronta la nuova caserma dell’Arma dei Carabinieri che verrà inaugurata il prossimo 20 maggio dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dalla ministra degli Interni Luciana Lamorgese".

E se le novità pensate per i dintorni di Santa Maria Novella non sono poche, il prefetto Valenti si è poi concentrato sull’altro fronte aperto della prossima estate, quello della movida, o meglio della mala movida. "Ho creduto fin da subito che occorreva coinvolgere le associazioni di categoria nella gestione delle piazze e dei luoghi sensibili – ha detto il prefetto – e ciò perché attraverso gli occhi degli steward possano essere meglio presidiati gli spazi pubblici. E’ un modo nuovo e diverso di impegnare i fondi del Ministero dell’Interno destinati alla sicurezza urbana, solitamente adibiti alle telecamere e mi auguro che in futuro possa trovarsi spazio per un finanziamento dedicato alle città metropolitane che vivono criticità connesse a questi aspetti della vita sociale dei giovani e del turismo di massa".

Quest’anno infatti gli steward che erano finora presenti nei locali, o almeno una parte di questi, saranno coordinati direttamente dal Cosp. Non cambia la loro funzione che è essenzialmente quella di essere delle sentinelle, occhi dedicati ad avvertire le forze dell’ordine nei casi in cui si rendesse necessario. Saranno 24 gli steward coordinati dal Cosp, opereranno il venerdì e il sabato per 30 serate complessive. "Vorrei ringraziare in modo particolare la Camera di Commercio – ha sottolineato il prefetto – che non ha fra i suoi compiti quello della sicurezza, ma ha deciso di essere al fianco dei locali con questo servizio di supporto".

Lo sforzo economico per gli steward è di 70mila euro: 35mila stanziati dalla Camera di commercio, l’altra metà dal Comune attraverso il fondo del Viminale per la sicurezza urbana. Gli steward – ha ribadito Valenti – saranno degli occhi in più sul territorio capaci di avvisare le forze dell’ordine attirandole in momenti specifici e più critici, così da garantire interventi più efficaci, pronti e repentini".

Paola Fichera

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