Calo demografico e scuola: per il prossimo anno a Firenze 2000 alunni iscritti in meno

Si vedono nel territorio fiorentino gli effetti del calo demografico. I sindacati Cisl e Cgil: "Purtroppo si va verso il taglio degli organici"

Studenti a lezione (foto di repertorio)

Studenti a lezione (foto di repertorio)

Firenze, 23 aprile 2022 - Il calo demografico si fa sentire. Per il prossimo anno scolastico, i numeri parlano chiaro: 2043 alunni iscritti in meno. Nello specifico, anticipa Claudio Gaudio della Cisl, in base ai dati emersi nell’ultima informativa all’Ufficio scolastico, avremo “un calo di 673 alunni all’infanzia, di 904 alla primaria, di 386 alle secondarie di primo grado e di 80 a quelle di secondo grado”. Ecco che, spiega Gaudio: “In base ai parametri di costituzione delle classi si perdono, a livello provinciale, un’ottantina di posti per i docenti”. Sia chiaro, nessuno resterà a casa: si tratta di insegnanti che “saranno poi riassorbiti” forse in istituti diversi rispetto a quelli attuali. Ci saranno indubbiamente “meno posti per i precari”, allarga le braccia il sindacalista. Che parla di “grande occasione persa”. Sì, perché sarebbe bastato confermare tutti i docenti per iniziare a risolvere l’annoso problema delle “classi pollaio”.

“Di fronte all’atteso calo di alunni - osserva Gaudio, - poteva esser fatta una diversa scelta politica, ovvero quella di non ridurre gli organici, ma di ridistribuirli per diminuire il numero di studenti per classe. L’ufficio scolastico provinciale ha fatto il possibile perché avvenisse questa ridistribuzione, ma ancora una volta la direzione regionale ‘brilla’ per non riuscire ad ottenere neanche un docente in più, rispetto a quanto deciso a Roma”. In via Mannelli, alla direzione provinciale, “si lavora per attutire il problema dei soprannumerari”. Sono, anticipa Gaudio, “una trentina all’infanzia, una decina alle superiori e anche alla primaria”. Ecco che ad esempio al musicale Dante le nuove prime saranno solo due, e non più tre. Solo 38 infatti i nuovi iscritti, a fronte di 60 ragazzi che presto si diplomeranno. “Anche gli alberghieri registrano un calo”, ricorda Gaudio.

“La cosa più semplice sarebbe stata snellire le classi”, ribadisce. “Appena avremo tutti i dati ufficiali e conosceremo il numero di classi in meno, lanceremo una grande campagna di comunicazione a livello cittadino - tuona Emanuele Rossi dell’Flc-Cgil -. Tutti devono sapere che questo governo, sulla scuola, sta riproponendo le peggiori ricette di risparmio. Il Miur conta di risolvere i mali scolastico facendo leva sulla natalità. Invece, diminuendo anche il numero dei docenti non si rivolve nulla. Manteniamo gli organici per iniziare finalmente a sfoltire le classi”.

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