Calcio camminato, 20 squadre da 8 nazioni per il titolo iridato

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Se non ce la fai passa al calcio camminato. Un po’ per età, un po’ per salute, è evidente che a 60 anni non si è più come ragazzi di 20. Tuttavia la passione può essere identica ed è in questa direzione che va la disciplina inventata degli inglesi nel 2011. Per vedere di cosa si tratta basterà recarsi tra Firenze e Siena, dal 14 al 17 luglio, per i campionati mondiali, con 20 squadre di otto nazioni che si sfideranno sui campi di Firenze (dell’Isolotto), Sesto (della Asd Sestese) e della provincia di Siena (al centro sportivo del Gs San Miniato): la cerimonia di apertura e le finali al Centro tecnico federale di Coverciano, sede istituzionale delle nazionali di calcio a 11. Un po’ di regole. La principale è che è vietata la corsa (in quel caso l’arbitro ferma il gioco e dà un calcio di punizione agli avversari), aspetto che forse renderebbe uno come Bolatti (ex centrocampista della Fiorentina) una star della disciplina. Sono vietati contrasti, contatti fisici, non è ammesso il colpo di testa. E non c’è fuorigioco. Si gioca sei contro sei: un portiere e cinque giocatori di movimento (si fa per dire). La dimensione del campo è di 20 metri per 40 metri e le partite durano due tempi di dieci minuti. La presentazione del mondiale a Palazzo Vecchio dall’assessore allo sport Cosimo Guccione.

Niccolò Gramigni

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