REDAZIONE FIRENZE

Brogi, il tenore che non voleva incidere dischi

Il ritratto del cantante lirico di Sesto recuperato nel libro a cura di Maurizio Sessa. La voce perduta per sempre

Era il cantante lirico che non incideva dischi. "Chi vuol sentire la mia voce, venga in teatro", diceva: e così non ci è pervenuta la voce di Augusto Brogi, nato a Sesto Fiorentino nel 1847 e scomparso a Firenze nel 1917, baritono, poi tenore, celebrato dalle cronache del tempo. Gli spettacoli facevano il pieno, ma snobbò la nascente industria discografica. Ora una ricerca del giornalista e scrittore Maurizio Sessa toglie dall’oblio la figura di questo artista dimenticato e la fissa nel libro ‘Augusto Brogì (ed.Apice, pp. 110, 14 euro). Protagonista "dell’ultima stagione del melodramma – afferma Sessa - Brogi fu un eclettico Giano bifronte che non può e non deve essere considerato un minore, bensì, semplicemente, un dimenticato tutto da riscoprire". Brogi si formò all’allora Istituto Musicale di Firenze ed ebbe una carriera divisa in due periodi: quindici da baritono, quindici da tenore. Non fu un Carneade, la sua fama è certificata dai critici sui giornali. Infatti, dopo alcune prove di incisioni discografiche Brogi si disse scontento del risultato e rinunciò. Questa ricerca ha comunque permesso almeno di restituire l’"immagine" di Brogi. Infatti è stato trovato una sorta di archivio con pose da studio fotografico in costumi di scena e abiti borghesi. Ma ci sono anche ritagli di giornale e memorie da cui si ricava il carattere non facile del cantante. Un appunto di Giulio Ricordi sembra sconsigliare l’ingaggio di Brogi a un emergente Giacomo Puccini, tagliando le gambe a una carriera che sarebbe stata strepitosa ben oltre le 5.000 lire di redditi del 1897 dichiarate al fisco. In un altro episodio nel 1898 ci fu la lite con Arturo Toscanini, da poco al vertice della Scala, screzio finito in tribunale. Dalle cronache milanesi spunta una rissa con un tramviere il 7 luglio 1903 per una fermata saltata. Il tenore diede una bastonata al tramviere, venne arrestato e passò una notte in questura.