"Bollette stratosferiche, non ci si fa"

I casi di due delle tante aziende colpite da rincari che arrivano al 250% rispetto alla media dei consumi elettrici

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di Sandra Nistri

Un salasso, da ben 45mila euro. È l’importo stratosferico che i proprietari della Viriplast, azienda di via San Morese che dal 1971 produce soffioni in plastica, hanno trovato sulla bolletta di dicembre. Un aumento del 246% rispetto agli importi medi (12-13.000 euro mensili) pagati prima dei maxi aumenti dei prezzi energetici. "Una progressione impietosa – spiega Leonardo Vitali, uno dei proprietari, con il fratello Simone, di Viriplast – 16mila euro a luglio, 31mila a settembre, 38mila a ottobre, 36mila a novembre, per un minore consumo, fino agli oltre 45mila euro di dicembre. Stando così le cose, potremmo chiudere l’anno con oltre 400mila euro di spese energetiche in più non preventivate. Dovremmo ritoccare il listino al rialzo di un 30%, ma i nostri clienti non ci concedono più del 5%". La produzione di Viriplast richiede molta energia, ma la situazione non cambia anche per chi ha consumi più bassi, ad esempio la Fragon Plast di via Aldo Moro a Sesto che produce e lavora materie plastiche: "Abbiamo un contratto che blocca il costo del 50% – sottolinea l’amministratore Roberto Gargani – e, nonostante questo, la nostra bolletta di dicembre è cresciuta, a parità di consumi, di 1.100 euro. Un aumento che stimiamo a gennaio possa raddoppiare". Sono solo due dei tanti casi che Cna Piana Fiorentina ha deciso di rendere noti per evidenziare un’emergenza che ha visto anche triplicare le bollette.

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