LUIGI CAROPPO
Cronaca

Il caro bollette costerà a Careggi 25 milioni in più

Spesa a Careggi: 25 milioni in più per elettricità e gas. Giani: "Ripartenza addio". Osservatorio dell’Irpet

L’emergenza per i costi energetici frena la possibile ripresa della Toscana

Firenze, 10 marzo 2022 - L’esempio più eclatante arriva dal più grande complesso ospedaliero della Toscana, Careggi. Ebbene l’azienda ospedaliero-universitaria prevede, se la situazione attuale del caro energia non cambia, 25 milioni di euro in più di spesa per bollette di energia e del gas. E’ davvero allarme da profondo rosso. I conti previsionali per i servizi al cittadino sono schizzati all’ennesima potenza e il caro bollette può frenare la ripartenza toscana. Il presidente della Regione Eugenio Giani è molto preoccupato tanto che oggi incontra i vertici dell’Irpet: chiederà di avere a disposizione in tempi brevissimi una bussola per capire dove va la Toscana.

"Se la situazione resta quella di oggi dobbiamo purtroppo rivedere le nostre prospettive - sottolinea il governatore - verso la fine del 2021 pensavamo che grazie ai fondi del Pnrr e ai fondi strutturali europei, che abbiamo sempre sftuttato a pieno e che per il 2022 sono anche maggiori agli anni precedenti, la Toscana agganciasse una vera ripresa. Invece dobbiamo guardare in faccia una realtà che prima disegnava scenari di mercati speculativi e che ora parla di guerra".

Dall’Irpet Giani si aspetta di sapere quanto il pil toscano sarà colpito, il segno e i numeri che ci si dovrà aspettare per l’anno in corso. Per capire come poter aiutare le famiglie, quale destino aspetta le imprese, molte energivore in Toscana se si pensa a carta, vetro, ceramica, plastica in primis e il tessile in generale. E quali scelte fare sul bilancio regionale perché prima vengono i servizi essenziali, la sanità in primo luogo, poi tutto il resto. Il caso Careggi è eclatante e lungimirante per capire a cosa si va incontro: costo energia elettrica 2021 quasi otto milioni, riscaldamento 2021 nove milioni e spiccioli per un totale di 17 milioni circa di spesa. Nel 2022 le previsioni parlano di una spesa complessiva di 42 milioni e 700mila euro (19 milioni per eletricità più 23 milioni per gas da riscaldamento). Un delta di 25milioni e 600mila euro circa. Un aumento di costi che vale una manovra di politica sanitaria: si potrebbero assumere 80 medici, 200 infermieri 100 operatori sociosanitari e 50 fisioterapisti. Nelle medesime condizioni ci sono le altre aziende ospedaliero-universitarie (Pisa e Siena) e tutti i servizi Asl (ospedali e amibulatori). E si parla solo di sanità.

«Dovremo rivalutare la tipologia di interventi che la Regione potrà fare in base al bilancio, non basterà il contenimento delle spese per far fronte a una situazione emergenziale" sintetizza Giani. Piange anche il terzo settore (volontariato e coop sociali, colonne fondamentali della Toscana). Ieri in consiglio regionale i leghisti Elisa Montemagni, Elena Meini e Giovanni Galli hanno chiesto alla giunta quali siano le iniziative per supportare le associazioni "al fine di rispondere all’importante aumento dei costi legati alle spese di carburante e al consumo di energia, al fine di evitare una riduzione dei servizi erogati e pesanti ripercussioni per la comunità". "La vostra preoccupazione è anche la nostra – ha detto l’assessora Serena Spinelli – Dobbiamo fare pressione in maniera unitaria a livello nazionale perché il caro bollette rischia di mettere in crisi una rete di servizi che in Toscana è assolutamente preziosa".