Bohème senza orchestrali. Pubblico in fila per i rimborsi

Sciopero dei musicisti, i cantanti vanno in scena accompagnati al piano. Cutaia: "Dispiace per il tutto esaurito ma rispetto queste rivendicazioni".

Bohème senza orchestrali. Pubblico in fila per i rimborsi
Bohème senza orchestrali. Pubblico in fila per i rimborsi

I primi sentori nel pomeriggio. La tanto attesa ‘prima’ della pucciniana Bohème, unica opera di una stagione autunnale strutturata tardivamente per i postumi della gestione Pereira, rischia di saltare. E’ il teatro stesso ad informare il pubblico sui social che, a causa dello sciopero nazionale indetto dalle rappresentanze sindacali che tutelano i lavoratori delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche per il rinnovo del contratto, non è garantito il regolare svolgimento dell’opera. Tuttavia il sipario si alzerà ugualmente: qualora il numero degli orchestrali in sala non fosse sufficiente, i cantanti andranno in scena accompagnati dal pianoforte. Non è una novità: il precedente più illustre nel giugno del 1995, quando Riccardo Muti, con il Teatro alla Scala gremito e pronto per la prima di Traviata, in seguito allo sciopero dell’orchestra si sedette al pianoforte e accompagnò i cantanti dall’inizio alla fine, con il pubblico in delirio al termine della recita.

Una scena replicata al Teatro del Maggio nell’ottobre 2021 durante la pandemia, quando Zubin Mehta lasciò che ad accompagnare Traviata, con Nadine Sierra, Francesco Meli e Placido Domingo in scena, fosse il maestro Andrea Severi. A metà pomeriggio dietro le quinte del teatro si attendono gli sviluppi, ma la diretta su Radio 3 è già saltata. Alle 18,30 un comunicato annuncia la revoca dello sciopero da parte delle principali sigle sindacali, a seguito delle valutazioni su un possibile accordo tra la delegazione e Anfols, l’Associazione che raccoglie le Fondazioni lirico-sinfoniche, su un contratto scaduto da vent’anni, salari bassi e tanta precarietà, ma la Fials, cui aderiscono molte delle prime parti dell’orchestra, conferma lo sciopero. Nel tardo pomeriggio la biglietteria è presa d’assalto: gli spettatori vengono a conoscenza dello sciopero al momento dell’ingresso in sala. Altri, più informati, si apprestano a chiedere il rimborso o la sostituzione del biglietto per una delle altre repliche.

Alle 20 il sipario si alza. Il commissario Onofrio Cutaia sale sul palco: "Non avrei voluto fare questo annuncio – afferma - Il teatro era tutto esaurito, ma la situazione delle fondazioni lirico sinfoniche in Italia oggi ha una questione seria da affrontare, il rinnovo del contratto: una rivendicazione legittima e piena di rispetto da parte mia. La trattativa non dipende dalle vicissitudini del nostro teatro ma dalla situazione nazionale. Vi chiedo pazienza e vi ringrazio di cuore". E a raccontare la triste storia di Mimì, insieme alla compagnia di canto, resta il maestro Claudio Marchetti al pianoforte, insieme al direttore Giacomo Sagripanti.

Chiara Caselli

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