REDAZIONE FIRENZE

Blocco dei crediti "Tante imprese edilizie a rischio fallimento"

L’allarme delle associazioni di categoria e dei sindacati "Sono oltre 30mila le imprese coinvolte, 150mila i posti di lavoro"

"In Toscana la situazione è allarmante: oltre 30 mila aziende artigiane sono in crisi, occupano 90mila persone. Da un recente studio di Cna in Italia sono 33mila le imprese artigiane a rischio fallimento con possibile perdita di 150mila posti di lavoro nella filiera delle costruzioni a causa del blocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Secondo l’ufficio studi di Confartigianato Imprese nel corso del 2022, nonostante i dati positivi delle imprese del settore costruzioni, con un aumento della produzione e degli investimenti, sostenuti del Superbonus - si potrebbero registrare effetti negativi sull’occupazione conseguenti ad una inesigibilità dei crediti per bonus edilizi presenti nei cassetti fiscali delle imprese". È il grido di allarme e preoccupazione lanciato dai sindacati Filca Cisl, Cgil, Feneal Uil insieme a Cna, Casartigiani e Confartigianato Imprese Toscana.

Salvare il settore edilizio e proteggere i lavori onesti, si ripete a più riprese. "Le parti sociali del sistema edile artigiano della Toscana sono fortemente preoccupate della crisi aperta con il blocco delle cessioni dei crediti maturati dalle imprese edili legati ai lavori del superbonus 110% e delle altre agevolazioni del comparto – si legge –. Le frodi registrate in questo ambito non possono ricadere sui lavoratori e le aziende regolari. Chi si è reso colpevole di atti illeciti va perseguito ma allo stesso tempo il blocco delle cessioni e la conseguente crisi di liquidità delle imprese vanno risolte immediatamente".

I numeri in effetti non sono confortanti: "Nel solo primo trimestre 2022 si stima che siano 5.175 milioni di euro i crediti attualmente nei cassetti fiscali delle imprese della filiera che, se inesigibili, potrebbero bruciare l’occupazione di 56.961 addetti nelle piccole e medie imprese". Sindacati e associazioni si rivolgono "a tutti i soggetti istituzionali della Toscana, ai parlamentari eletti nella nostra Regione: occorre una rapida azione per evitare conseguenze nefaste per l’edilizia, il settore che ha dato il maggior contributo all’incremento del Pil nel 2021 e che anche nel 2022 sta trainando la ripresa dell’economia toscana e nazionale".

Salvare il settore edilizio, il tempo è poco.

Niccolò Gramigni