
Il ricordo della notte di San Bartolomeo del 1925
Firenze, 10 maggio 2025 - A quasi 100 anni - il 3 ottobre 1925 - da quella che i fiorentini chiamarono "notte di San Bartolomeo", che fu segnata dalle violenze e dagli omicidi fatti dalle squadre fasciste uccidendo Giovanni Becciolini, antifascista, socialista e massone; Gaetano Pilati deputato socialista; Gustavo Console corrispondente locale del quotidiano L'Avanti!; e di quattro operai dei quali non si conosce ad oggi il nome, il libro 'Le dittature serrano i cuori' scritto dal giornalista Stefano Bisi rievoca quei fatti. Bisi dal 2014 a fine 2024 è stato Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, il libro è stato presentato oggi a Firenze nella Sala Pegaso della sede della giunta regionale toscana. "Il libro di Stefano Bisi - ha detto il presidente Eugenio Giani - colma un vuoto illuminando fatti ancora poco conosciuti ma fondamentali per comprendere l'ascesa e l'evoluzione del fascismo. A Firenze si manifesta nel modo più violento il passaggio dalla libertà alla dittatura, in una città che dopo la Prima guerra mondiale diventa teatro delle imprese squadriste più ignobili". "Riformisti e repubblicani erano Giovanni Becciolini, Gaetano Pilati e Gustavo Console. Persone pericolose per il loro alto senso della libertà, dei diritti, della democrazia, dell'attenzione ai fragili e testimoni di quell'alleanza fra il merito e i bisogni", ancora Giani, "tre figure straordinarie, il geniale imprenditore Pilati, il giovane Becciolini che stampa volantini nella sede del dopolavoro ferroviario e l'avvocato Console, persona di assoluto prestigio. Il libro di Bisi è il contributo ad una memoria condivisa dei loro valori". "Questo libro è stato scritto - spiega Stefano Bisi - alla fine del 2024 come promemoria per le istituzioni pubbliche e per i cittadini affinché si ricordino che il 3 ottobre 2025 sarà il centenario di quella Notte dell'Apocalisse, come la chiamò Vasco Pratolini. Io credo che questo anniversario vada celebrato degnamente come un itinerario per la libertà. Sarebbe bello se il 3 ottobre del 2025, in quella serata, le istituzioni pubbliche, i cittadini, le associazioni andassero nei luoghi dove è stato ucciso Giovanni Becciolini in via dell'Ariento, o in via Bertelli dove a Gustavo Console toccò la stessa sorte e in via Dandolo dove venne ammazzato Gaetano Pilati. Sarebbe un giusto tributo alla memoria di tre antifascisti, due dei quali massoni, Becciolini e Console che hanno dato la vita e che non hanno visto l'alba della libertà".