di Emanuele Baldi
"Si sta da dieci, non c’è nemmeno bisogno di levarsi il sale di dosso...". Sergio da Borgo – in modalità filiera cortissima del relax – appallottola il cuscino, ci appoggia la testa su e chiude gli occhi mentre si asciuga dal bagno d’acqua dolce che al tocco e mezzo, quando il sole sbuffa con grinta massima il suo fiato caldo sulle colline morbide di Barberino diventa fisiologico.
Spiaggia irta, corta e sassosa, acqua figlia della Sieve che, di sponda con il cielo, prende una tonalità smeraldo mai più rintracciabile una volta in Arno, negli occhi l’ondulazione soft del basso Mugello. Bilancino è il mare dietro l’uscio dei fiorentini, in verità oggi pochi, che spunta a una manciata di chilometri dal casello dell’A1 intasata di vacanzieri.
"Qui ci vengo sempre volentieri, perché è un ambiente un po’ fuori dal tempo... Sembra quasi di essere tornati negli anni ’70" dice una signora all’amica d’ombrellone quasi a voler rimarcare la bontà della scelta d’un sabato di lago, pardon d’invaso, in direzione ostinata e contraria rispetto al popolo della Versilia che a metà mese è satolla come non mai.
Anni ’70, insomma. Un po’ ha ragione. Tra ping-pong, calcino, cruciverba e caffè con gli amici a parlare di campionato solo Annalisa "che vede lui che bacia lei che bacia me" evita una catapulta temporale che con un ’piccolo grande amore’ di Baglioni o un ’triangolo’ di Renato Zero sarebbe completa.
Spuntano chiome bionde, i laghi piacciono ai nordeuropei che qui fioccano a frotte nei loro tour da sindrome di Stendhal su e giù per la Toscana, tanti bambini che si rincorrono, c’è qualche coppia di zona, parecchi amici con i capelli bianchi in modalità relax estremo.
Un lettino costa 7 euro, quasi un decimo degli stabilimenti vip della costa. Al bar con un ’decino’ si prende un piatto di pasta. E ci sono pure canoe, pedalò, barca a vela e gozzo elettrico. Prezzi rustici, da villeggiatura d’altri tempi.
E pazienza se a volte l’intesa sulla traduzione esatta della composizione di tal piatto tra il ruspante oste mugellano e l’olandese in vacanza non è esattamente immediata perché un istante dopo la moglie dice ’Wonderful’ scrutando il verde toscano che s’incolla al lago e tutto va a posto.
L’aria è più morbida che al mare, meno violenti i colori, più sobri gli ombrelloni e i bagnini di lago hanno giocoforza sguardi più rilassati anche perché qui un cavallone è difficile che faccia capolino. "E allora io sabato ci ritorno" si sente già dire al bar.