Biglietto unico, undici anni di lotta per ottenerlo. Ma si dimenticano di una frazione

Chi abita alla Presuria deve prendere la linea 366C che è rimasto extraurbano

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Dal primo luglio si è conclusa, dopo quasi 11 anni, la discriminazione del biglietto del Tpl per i cittadini di Impruneta: quelli di Tavarnuzze pagavano 1,5 euro sulla tratta per e da Firenze, quelli del capoluogo 2,6 euro. Ora tutti pagano la tariffa urbana, tranne chi abita alla Presuria, zona di Impruneta e dunque deve prendere la linea 366 C. La nuova discriminazione viene denunciata dai Verdi, che avevano fatto propria l’annosa battaglia del biglietto a tariffa urbana, finita in consiglio comunale anche con una mozione firmata da Gabriele Franchi (foto) e Alessandro Giovannini, del gruppo “Cittadini per”. Ad agosto, ricordano ora i Verdi, la riorganizzazione del trasporto locale tra Impruneta e Firenze ha trasformato le linee 366-A e 366-B, ossia la tratta Impruneta-Firenze via Bagnolo o via Pozzolatico e Impruneta-Galluzzo via Pozzolatico con le nuove linee 39, 65 e 85: e per queste va bene il biglietto urbano da 1,5 euro. Resta però a tariffa extraurbana la 366-C che collega il capolinea di piazza Accursio con l’abitato della Presuria girando attorno intorno al Monte delle Sante Marie, un anello di circa 1,5 chilometri e soli 5 minuti di viaggio. Per le corse fino a 10 chilometri il biglietto extraurbano costa 1,5 euro, ma è un costo aggiuntivo: un pendolare da Firenze alla Presuria deve pagare sia l’urbano che l’extraurbano, dunque 3 euro a tratta. Il doppio di chi abita a pochi metri di distanza. "E’ assurdo – tuonano i Verdi –: anche la Presuria è Impruneta e deve rientrare nell’unico biglietto urbano". Sperano ancora si tratti solo di un fraintendimento o di una svista. Intanto si sono rivolti con un’istanza urgente alla Città Metropolitana, al Comune di Impruneta e al gestore Autolinee Toscane.

Manuela Plastina

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