Avere comunicazioni sempre più sicure L’idea vincente di un ricercatore fiorentino

Davide Bacco si è aggiudicato un finanziamento da un milione e mezzo

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Collegare diverse tecnologie per ottenere vantaggi pratici. Uno su tutti: avere più sicurezza all’interno delle comunicazioni, in modo che le aziende siano in grado di ridurre i rischi. Grazie a questa idea Davide Bacco (foto), ricercatore di fisica della materia dell’Università di Firenze, si è aggiudicato uno Starting Grant dell’European Research Council (Erc), uno tra i più ambiti e competitivi finanziamenti europei per prestigio e severa selezione delle domande. Per il progetto ‘Qomune’ (Quantum Optical Multidimensional Network) Bacco ha ricevuto un finanziamento da un milione e mezzo di euro: nell’arco dei prossimi cinque anni il ricercatore dovrà sviluppare una rete che collegherà i diversi dispositivi quantistici. E sarà un’ulteriore garanzia per le aziende. Al momento proprio l’azienda fiorentina Quantum Telecommunications Italy realizza questi prodotti per venderli alle aziende: alla base del progetto di Bacco c’è il miglioramento dell’efficienza dei macchinari grazie a ‘Qomune’. Le aziende, dunque, saranno meno vulnerabili.

"Il mio obiettivo – ha dichiarato - è sviluppare un sistema di interconnessioni innovativo, che dovrà sfruttare le attuali fibre ottiche per creare link quantistici a livello mondiale. La nuova rete quantistica sarà a codifica multidimensionale. Ovvero, le particelle in gioco, si muoveranno in uno spazio delle probabilità non più bidimensionale, come invece è previsto dalla ricerca odierna, ma su un numero di dimensioni maggiore di 2 e teoricamente infinito. Il vantaggio di questa tecnologia è di poter sfruttare una banda di comunicazione più elevata e con una più alta resistenza alle interferenze esterne, permettendo di ridefinire gli attuali limiti delle comunicazioni quantistiche". Un’idea più concreta di quello che appare. È il futuro (sicuro) delle aziende. Dopo il dottorato conseguito nel 2015 presso l’Università di Padova, Bacco si è trasferito per sette anni presso l’Università Tecnica della Danimarca, dove ha ottenuto diversi premi a livello nazionale ed europeo per la qualità e l’impatto della sua ricerca. È rientrato in Italia ad agosto, grazie alla borsa Rita Levi Montalcini. È uno dei soci fondatori della startup Q.T.I (Quantum Telecommunication Italy) azienda leader nella realizzazione e sviluppo di sistemi di crittografia quantistica.

Niccolò Gramigni

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