
di Niccolò Gramigni
Quattro prime assolute, 14 spettacoli, un festival che coinvolge Firenze, Scandicci e Sesto. Perché la cultura è di tutti i luoghi e per tutte le persone. “Avamposti Teatro Festival“, organizzato dal Teatro delle Donne, torna da domani al 22 dicembre con un palinsesto ricchissimo dedicato alle “streghe“. Nell’immaginario degli organizzatori le “streghe“ sono quelle donne che non si adeguano, che restano ai margini, fuori dalle regole e dai ruoli prestabiliti, quelle che scelgono di non avere figli, di non essere mogli e concorrere invece a professioni e carriere da cui sono state storicamente escluse.
L’offerta culturale – biglietti da 5 a 15 euro con riduzioni per i residenti dei quartiere 1 e 4 che andranno al Teatro Goldoni e a Villa Vogel – parte con una anteprima, domani, a Villa Vogel: Angela Antonini presenterà “Sexton -Poetry & Rock“, progetto nel segno della poetessa e performer Anne Sexton. Il 14 settembre, al Teatro Goldoni, la stagione prenderà il via con la prima nazionale di “Lo straordinario dell’ordinario“, spettacolo tratto dall’opera di Clarice Lispector, scritto e interpretato da Cristina Abati. Altra data, altra prima: il 19 e il 20 settembre, sempre al Goldoni, è in programma la prima assoluta del Teatro delle Donne “Witch is“, progetto teatrale di LandiMignemiParis che riflette sulla figura della strega. Lo spettacolo esorcizza l’archetipo di donna mostruosa: Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo, Giorgia Iolanda Barsotti trasformano la parola in poesia, filastrocca, formula magica, confessione, canzone, gettando la luce su una violenza rimossa. Da segnalare anche l’altra prima, al Teatro della Limonaia di Sesto, dal 22 al 24 settembre: Gabriele Giaffreda, Barbara Esposito, Monica Bauco presentano “Conversations after sex“ di Mark O’Halloran. Nel panorama culturale c’è spazio anche per “Arlecchino servitore del prodotto interno lordo“, nuova produzione del Teatro delle Donne affidata al drammaturgo e regista Filippo Renda.