Fratelli morti in hotel, l'autopsia conferma: "Cocktail letale di alcol e farmaci"

Robbe e Dries De Ceuster, 20 e 27 anni, sono morti nel sonno

Firenze ragazzi trovati morti in una camera del Hotel Minerva

Firenze ragazzi trovati morti in una camera del Hotel Minerva

Firenze, 11 ottobre 2019 -  Sono morti per un arresto cardiorespiratorio, i due fratelli belgi Robbe e Dries De Ceuster, 20 e 27 anni, trovati privi di vita dal padre, con cui erano in vacanza, nella loro camera all’hotel Minerva domenica 29 settembre. E’ il primo e un po’ scontato risultato dell’autopsia conclusasi in questi giorni, con la formula dell’incidente probatorio. Risultato parziale perché mancano ancora i risultati dell’esame tossicologico, per il quale i periti si sono presi novanta giorni di tempo. Soltanto questo secondo accertamento può infatti stabilire quale sia la causa del’arresto cardiorespiratorio che ha ucciso i due fratelli.

L’ipotesi più probabile è che a scatenare tutto questo sia stata l’assunzione, consapevole o no, dell’ingente quantità di farmaci a base di ossicodone e benzodiazepine ritrovati nella camera in cui i due fratelli, figli dello stesso padre ma di due madri differenti, sono rientrati il sabato sera, dopo una cena con il padre e la fidanzata di lui, e alcune bevute in un pub. I De Ceuster erano arrivati a Firenze il giovedì precedente, in aereo. Sabato pomeriggio, hanno ricostruito gli investigatori della squadra mobile, Robbe, il più piccolo dei due fratelli, si è recato in farmacia per acquistare l’ossicodone «killer», convincendo il farmacista a vendergli due confezioni, seppur fosse sprovvisto della ricetta, dicendogli di aver dolore per i postumi di un intervento chirurgico al braccio. Il farmacista è adesso indagato. ma le indagini proseguono, anche per capire quale sia la provenienza di un blister di Alprazolam, una benzodiazepina che potrebbe essere stata mischiata nel cocktail assassino: se la sono portata dal Belgio, è stata acquistata in farmacia anch’essa, senza la ricetta, oppure in un ‘mercato nero’ di piazza? Gli inquirenti ritengono che la mente della pratica letale sia il più piccolo dei due fratelli, dedito infatti al consumo di farmaci per ’sballare’. Anche sul suo computer, ritrovato acceso in camera, sono state rinvenute delle ricerche su internet che riportano a questa brutta passione.

ste.bro.

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