Aumenti per sindaco e assessori sulla manovra immediata divampa la polemica politica

La lettura del Pd: "Deciso di non sfruttare la possibilità di anticipare"

Dopo la seduta del Consiglio Comunale dei giorni scorsi, a Vicchio è scoppiata la polemica sull’anticipo degli aumenti delle indennità di sindaco ed assessori. L’inquadramento è quello della legge finanziaria 2022. Aumenti spalmati su vari anni ma che possono essere anticipati già a questa annualità. È proprio intorno alla decisione di usufruire di questa possibilità a Vicchio è divampata la polemica. È stata la civica Officina 19 a sollevare la questione spiegando: "In una variazione di bilancio erano presenti circa 22mila euro in uscita nel capitolo degli emolumenti a giunta e presidente consiglio". Affermando: "Nonostante il nostro voto contrario, la variazione è passata con il voto dei consiglieri di maggioranza. A seguito di ciò la giunta si è presa "l’impegno politico" di analizzare coi tecnici il modo migliore per tornare indietro e scegliere l’aumento progressivo". Dal Pd, invece, la lettura è diversa: "Dopo un confronto politico tra amministrazione e gruppo di maggioranza la decisione unanime è stata quella di rinunciare alla possibilità, prevista per legge, di anticipare gli adeguamenti". E spiegando: "Il capogruppo Francesco Tagliaferri prima delle votazioni ha chiaramente detto che tale punto sarebbe stato votato da tutta la maggioranza solo perché era stato trovato in precedenza un accordo con l’amministrazione". Sulla questione intervengono anche i Cinque Stelle, con il consigliere Paolo Cioni: "L’aver alzato il coperchio in Commissione ha provocato una reazione anche in alcuni Consiglieri della maggioranza a fare un dietrofront. Pertanto, Tagliaferri, è venuto dalle opposizioni a spiegare che volevano rinunciare alla variazione"

N.D.R.

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