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Asta da 2,3 milioni per il tesoro dell’antiquario Giovanni Pratesi

Asta da 2,3 milioni per il tesoro dell’antiquario Giovanni Pratesi

Va all’asta da Sotheby’s a Milano, mercoledì 22, una raccolta di oggetti d’arte di pregio dell’antiquario Giovanni Pratesi, figura centrale per la vita culturale fiorentina per oltre 50 anni, che ha contribuito a rendere Firenze un centro internazionale del mercato dell’arte con la sua galleria in via Maggio. Il catalogo intiTolato ’Giovanni Pratesi-The Florentine Eye’ (L’occhio fiorentino) presenta una selezione di opere d’arte che riflettono il gusto, lo stile e la passione per le arti del celebre antiquario, radicati nella venerabile tradizione accademica fiorentina. La collezione conferma lo status di Pratesi, sostiene Sotheby’s in un comunicato, come erede di una precedente generazione di mercanti d’arte fiorentini, principalmente Stefano Bardini ed Elia Volpi, che avevano a loro volta plasmato il gusto per l’arte del primo Rinascimento all’inizio del secolo scorso. La vendita, che comprende 168 lotti, che spaziano dal Cinquecento all’Ottocento, con una stima complessiva pre-vendita di circa 2,3 milioni di euro.

Tra le opere che andranno all’asta figurano: una coppia di angeli in adorazione attribuita ad Antonio Calegari; una terracotta smaltata raffigurante ‘Vergine e Bambino’ di Santi Buglioni; un busto allegorico della cerchia di Giuseppe Maria Mazza; un busto di uomo in marmo attribuito a Valerio Cioli; un’Allegoria della Carità attribuita a Orazio Mochi; quattro battiporta con gli emblemi araldici della famiglia Peretti, in bronzo, attribuiti a Bastiano Torrigiani.