STEFANO BROGIONI
Cronaca

Assolti per lo stupro, la procura fa appello: "Errore del giudice"

Al processo d’appello, la procura generale chiede che venga riaperta l’istruttoria con una nuova testimonianza della ragazza e un altro testimone

Il procuratore generale Squillace Greco

Il procuratore generale Squillace Greco

Firenze, 8 gennaio 2024 – L’assoluzione dei due ventenni accusati di stupro, perché non avrebbero compreso il “no“ della ragazza, "deve essere totalmente riformata perché si basa su un palese errore di diritto". Lo sostiene la procura generale di Firenze, che, dopo il polverone sollevato dal dispositivo favorevole ai due imputati per i fatti avvenuti durante una festa in una villa alla Rufina nell’estate, ha impugnato la sentenza, emessa dal gup Fabio Gugliotta, che aveva escluso la colpevolezza dei due imputati, assistiti dagli avvocati Neri Cappugi e Vincenzo Martucci, "perché non punibili per errore sul fatto che costituisce reato".

I due giovani, secondo il giudice del primo grado - celebratosi in abbreviato - avrebbero "frainteso" l’atteggiamento sessualmente disinibito della ragazza, che però quella sera aveva bevuto e fumato, quindi non in grado di esprimere "un valido consenso a un rapporto plurimo".

Invece, per il sostituto procuratore generale Luigi Bocciolini che ora (al contrario del pm della procura, che concluse pretendendo l’assoluzione) chiede la condanna dei due imputati, è "processualmente accertato" che la ragazza al momento in cui venne avvicinata dagli amici "era già in condizioni psicofisiche compromesse". Dunque l’assoluzione, sempre secondo l’accusa, sarebbe fondata "su un palese errore di diritto: nella situazione di inferiorità psicofisica in cui palesemente si trovava la giovane, situazione chiaramente avvertita da tutti gli imputati, l’errore sull’esistenza del consenso non può essere ritenuto in alcun modo influire sulla sussistenza del dolo, sostanziandosi in un errore inescusabile sulla legge penale".

Al processo d’appello, la procura generale chiede che venga riaperta l’istruttoria con una nuova testimonianza della ragazza e un altro testimone.