
Arti visuali, danza e nuovo bistrot . Il Teatro Studio è pronto a rinascere
Teatro Studio, piano per la rinascita. Ecco il lavoro di analisi su come far tornare indietro l’orologio di 10 anni, e provare a restituire al Teatro Studio la dignità che aveva, ossia uno dei centri nazionali per la sperimentazione dei linguaggi espressivi. Ma nel piano predisposto dalla cooperativa Eda Servizi (che a Scandicci collabora anche al Libro della Vita e Libernauta) c’è l’ambizione di spingere l’asticella più in alto. Il documento sintetizza il lavoro svolto dalla commissione presieduta dal sindaco Fallani, e il confronto successivo con la comunità educante. "Al termine del lavoro e dell’analisi dei contenuti emersi – si legge nell’atto approvato dalla giunta – il Teatro Studio viene immaginato come un nodo di una rete di spazi disseminati sul territorio (non solo teatri) dai quali partire per attivare pratiche di contaminazione e di incontro tra realtà differenti ma contigue nella pratica artistica. Teatro e danza, musica e arti visuali sono i linguaggi che il teatro potrebbe ospitare per intercettare categorie di pubblico differenziato, non solo di addetti ai lavori". Il nuovo teatro, al termine dei lavori di ristrutturazione viene immaginato come luogo aperto alla cittadinanza, non solo per assistere a eventi performativi ma anche come spazio di formazione e confronto civico e sociale per le nuove generazioni. Da questo punto di vista, l’idea di un bistrot sempre aperto, anche al di là delle attività propriamente teatrali, rappresenta una leva strategica per attrarre più persone. Dall’analisi delle opportunità e delle criticità è tuttavia emerso anche che l’unicità vocazionale del teatro, ovvero la ricerca artistica, potrebbe essere limitante viste le tante identità e proposte che ruotano intorno al teatro. Per questo nell’idea di rinnovamento del teatro, sia il comitato di esperti, sia la comunità educante, in più linee di confronto hanno auspicato una progettazione diversificata degli spazi per di accogliere diverse produzioni e livelli di professionalità. Su questo fronte è emersa anche una significativa carenza di maestranze e di spazi disponibili per le compagnie, all’interno dei quali stoccare i propri materiali o costruire scenografie. Va ricordato, che mentre si discute su come pianificare contenuti e ipotizzare scenari futuri, i lavori da circa 3 milioni di euro, aggiudicati ad agosto 2023, non sono ancora cominciati. Dovrebbero durare 420 giorni. In teoria.