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Arnolfo di Cambio, il genio e la "sua" Piazza

Arnolfo di Cambio progettò il Palazzo e la Piazza della Signoria su commissione di Cosimo I de’ Medici. L'architetto utilizzò le case circostanti per ampliare il Palazzo Vecchio, creando un capolavoro di ingegno umano.

Su commissione di Cosimo I de’ Medici, Arnolfo di Cambio progettò il Palazzo e la Piazza della Signoria. Arnolfo visse tra il 1245 e il 1300 circa. La sua carriera si formò presso la bottega di Nicola Pisano e le sue attività furono svolte principalmente in Toscana, Umbria e Lazio . Diventò grande amico di Filippo Brunelleschi. Quando Cosimo pensò di trasferirsi da Palazzo Medici Riccardi a Palazzo Vecchio, volle allargare il palazzo, che gli sembrava troppo piccolo, e commissionò i lavori ad Arnolfo di Cambio. Il problema era che il palazzo esistente non solo era piccolo ma anche circondato da case e strade. Così l’architetto di Colle Val d’Elsa propose di buttar giù tutto e utilizzare i mattoni e le pietre di quelle case per allargare il Palazzo e alzare la Torre (uno sguardo attento nota che la torre è decentrata rispetto alla facciata). Le cantine di quelle case vennero riempite di sabbia dell’Arno in modo da sostenere tutto il peso della piazza e del palazzo. Le statue sono posizionate intorno alla piazza per lasciar vedere bene il palazzo, e sono volutamente alternate di marmo e di bronzo in modo da risaltare sia di giorno sia di notte, sia d’estate sia d’inverno. Inoltre ognuna delle statue in bronzo viene colpita dai raggi del sole in tre momenti diversi della giornata: alle 9 brilla Cosimo a cavallo, alle 12 Giuditta, alle 17 Perseo. Secondo noi siamo di fronte ad uno dei più grandi frutti dell’ingegno umano! E voi, cosa ne pensate?