
di Paola Fichera
Fra i tanti danni del Covid c’è una ferita che ci resterà nell’anima a lungo. Abbiamo perso gli abbracci. L’illusione che l’affetto, l’amore, si possano toccare. Vale per tutti, ma negare un abbraccio a un anziano è una privazione crudele, più che mai se quella carezza non può arrivare a chi risiede in una Rsa e non può stare con figli e nipoti.
Dal 15 ottobre scorso le Rsa sono chiuse per motivi sanitari, e gli anziani, che da due mesi non possono incontrare i loro familiari, soffrono. Così la Società della salute ha deciso di fare un bando perché tutte le 36 Rsa fiorentine possano dotarsi della famosa "stanza degli abbracci" quella che in altre parti d’Italia c’è già da qualche tempo.
La ’stanza’ è gonfiabile, è dotata di due ingressi, una per i familiari e l’altra per gli anziani e nel mezzo c’è una parete di plastica che protegge dal contatto e regala quanto di più simile ci sia a un abbraccio. Il bando della Società salute, finanziato con fondi regionali per 90mila euro, resterà aperto fino al 28 dicembre. Ogni struttura potrà avere quasi tremila euro e potrà poi decidere se acquistare la famosa stanza degli abbracci (il cui costo oscilla intorno ai 2500 euro) oppure dotarsi di tablet e telefoni smart per moltiplicare le videochiamate.
"Per i nostri anziani il nemico più difficile da affrontare è la solitudine – spiega l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro – stare senza due mesi senza poter vedere i familiari è dura, sia per chi non può entrare all’interno delle Rsa, che per chi da dentro vive la sensazione più brutta, quella dell’abbandono. Ecco perché questo progetto è importante".
Fra le prime strutture che hanno già deciso di dotarsi della stanza degli abbracci c’è Montedomini. La più importante realtà pubblica. "Siamo pronti – ha spiegato il presidente Asp Firenze Montedomini, Luigi Paccosi – per questa nuovo progetto per essere vicini a nostri anziani e stare al passo con i tempi e dare risposte nuove in un anno così difficile. I nostri anziani sono al centro delle nostre attenzioni e dare la possibilità di abbracciare i propri cari in sicurezza è importante".
La stanza degli abbracci è in realtà una tenda gonfiabile, con una parete di plastica rigida al centro sulla quale si innesta un velo morbido dotato di maniche per l’inserimento delle braccia. E’ dotata di due ingressi separati e distanziati uno per i familiari e l’altro per gli ospiti della struttura che in questo modo possono vedersi, ’toccarsi’, parlarsi dal vivo senza temere di trasmettere il contagio.