LISA CIARDI
Cronaca

Antiche cassette spopolano in tv . Franco Tozzi a "Cash or trash"

Il collezionista e fondatore dell’Accademia del Coccio mette all’asta due contenitori "per petrolio illuminante"

Le antiche cassette per "petrolio illuminante" arrivate da Filadelfia fino al porto di Lastra a Signa protagoniste a "Cash or trash" (tradotto, denaro o spazzatura). La trasmissione cult del canale Nove, che vede gli ospiti proporre a un’asta pezzi di antiquariato e modernariato, ha infatti registrato la partecipazione di Franco Tozzi, collezionista e fondatore dell’Accademia del Coccio, che abbina l’esposizione di pezzi antichi alla riscoperta di vecchie ricette. Ad affascinare il presentatore Paolo Conticini, i "mercanti" e il pubblico, anche la storia delle cassette, che Tozzi ha ritrovato anni fa proprio nella sua Accademia. L’edificio, eretto addirittura nel 1400, è stato a lungo annesso all’antica Dogana del porto fluviale, oltre il quale l’Arno non era navigabile e dove quindi si fermavano le imbarcazioni e le merci dirette a Firenze. Il trisavolo di Franco, Giuseppe Ambuchi, fondò qui nel 1869 un emporio, che poi passò agli eredi (Attilio Ambuchi, Enrico Tozzi e Alfonso Tozzi).

La "bottega di Geppo", così si chiamava, era nota perché vi si poteva trovare di tutto: incluse le cassette per il petrolio illuminante, dieci delle quali, risalenti al 1880, sono arrivate fino a oggi. "Si tratta di contenitori in legno con la scritta ’Refined Petroleum’ – ha spiegato Tozzi – . Servivano al trasporto del petrolio illuminante americano necessario per accendere lampade e lampioni stradali. All’interno delle cassette, c’erano dei contenitori di latta, che però sono andati persi nel tempo". Nel 2012, Tozzi aveva spedito due cassette, con tanto di storia, all’Indipendence Seaport Museum di Filadelfia, dove sono esposte in una bacheca. A settembre quindi, ha pensato di contattare "Cash or trash". "È stato un suggerimento di mio figlio – spiega – grande appassionato della trasmissione. Visto che ho ancora tante cassette, ho deciso di proporne due, insieme ad alcuni stampi e a negativi in vetro della prima guerra mondiale. Dalla redazione mi hanno poi ricontattato per le cassette e a novembre le ho portate a Milano per la puntata. È stata una bellissima esperienza e sono felice che gli oggetti siano stati acquistati da Ada che ha mostrato interesse per la mia ricerca. Credo che in futuro proverò a proporre altre cose". Dopo la valutazione dell’esperto, pari a 250 euro, e la successiva asta, Ada Egidio si è aggiudicata le due cassette per 190 euro.