DIDANIELA GIOVANNETTI
Cronaca

Ansia per la festa dell’Unità. Rischio stop dopo 73 anni

L’appuntamento di Montececeri, amato dai fiesolani e non solo, potrebbe saltare. Ormai pochi i volontari. "E manca chi dovrebbe seguire logistica e allestimenti".

di Daniela Giovannetti

La Festa dell’Unità di Fiesole è in forse. L’atteso appuntamento di luglio e che richiama migliaia di persone da tutto il territorio fiorentino al pratone di Montececeri, quest’anno potrebbe saltare. Fra gli organizzatori le bocche sono cucite.

Ma il fatto che l’allestimento dell’area verde non sia iniziato, così come la mancanza dei cartello con i divieti di sosta e le modifiche alla viabilità – che tante proteste hanno sempre suscitato fra i residenti di Borgunto – sono di fatto una conferma della cancellazione della festa, quantomeno nella forma "classica": ovvero 30 sere consecutive di iniziative fra spettacoli, concerti, incontri politici e culturali, oltre l’apprezzato ristorante- pizzeria.

Tanta, troppa roba da organizzare e che il Pd fiesolano, coordinatore dell’evento che mette insieme anche l’associazionismo locale, non riesce più a gestire, complice anche la crisi interna che sta vivendo e che si somma a quella del volontariato.

"I volontari per servire al ristorante ci sarebbero. Ci manca invece – confessano dall’organizzazione – chi si metta in gioco per richiedere i permessi e seguire tutta la parte dell’allestimento".

Se la manifestazione, come sembra, dovesse saltare, sarebbe la prima volta in 73 anni di edizioni. Neppure l’emergenza sanitaria del Covid-19 è riuscita infatti a fermare la Festa che, sebbene in versione minimalista, anche in quell’occasione aveva registrato circa 11mila presenze.

Quindici/sedicimila invece i visitatori a regime, con incassi che negli anni d’oro sono arrivati ai 300mila euro, chiaramente al lordo delle spese. Numeri importanti, dunque, e che danno un sostegno vitale agli organizzatori, ovvero l’associazionismo locale.

Caratteristica della festa fiesolana è infatti quella di coinvolgere , oltre al Partito democratico che riveste il ruolo di capofila, il volontariato sociale come la Casa del Popolo di Fiesole e il teatro Solane ma anche quello sportivo della Volley Fiesole Polisportiva e il Fiesole Calcio. Un evento molto amato ma anche oggetto di critiche. Tanto che il centrodestra ha presentato interrogazioni e chiesto approfondimenti, specie sui permessi e chiesto di spostare la festa altrove per i disagi creati per la mancanza di una viabilità adeguata. "Non sono questi i motivi. – insistono gli organizzatori – La festa è a rischio per una ragione tutt’altro che politica. Sono le poche energie del volontariato a metterci in crisi". La macchina per trovare una soluzione è ancora in moto. Il gruppo della segreteria del Pd resta è fiducioso e chiede ai referenti di provare a organizzare una versione ridotta delle festa per qualche giorno di luglio o, in alternativa, spostarla come sagra a settembre. "Altrimenti perdiamo una attrazione importate che aiuta il volontariato e verrà meno – concludono dal Pd – ad eccezione dell’Estate Fiesolana, che però è un’attività istituzionale, l’unico vero momento di socialità di Fiesole".