Angeli del fango oggi come nel ’66

La tragica alluvione dell’Emilia Romagna ci pone di fronte a uno spettacolo, per molti aspetti sorprendente: la grande affluenza di giovani volontari provenienti dalla regione alluvionata e da molte altre parti d’Italia.

Questi giovani rappresentano l’altra faccia dell’Italia, quella meno egoista, meno edonista, altro che tutte chiacchiere e divertimento. Le persone anziane che vengono intervistate dalla televisione sullo sfondo di case distrutte e case allagate, appena parlano di questi ragazzi e ragazze, quasi inevitabilmente si mettono a piangere. Sorpresi, anche loro, da questo giovane esercito della bontà, consapevole di fare il proprio dovere in aiuto di chi ha perso tutti i suoi beni sotto l’acqua.

Anche a Firenze, nel novembre del 1966, in seguito all’alluvione che devastò mezza città, arrivarono schiere di giovani, quelli che furono definiti – e tali rimasero nella memoria comune – “angeli del fango“. L’acqua per le strade di Firenze, a differenza di quello che succede oggi in Romagna, si ritirò quasi subito e i giovani provenienti da tutte le parti del mondo lavorarono per rimettere a posto, soprattutto, i beni culturali e bibliotecari della città.

Firenze era uno sfondo di glamour internazionale. L’Emilia Romagna è bella ma lo sfondo su cui lavorano centinaia e centinaia di volontari, è più ordinario. Per questa ragione va riconosciuto ai volontari un doppio merito: quello di agire concretamente per aiutare piccoli paesi e città di media dimensione a smaltire l’acqua e rimuovere il fango cantando “Romagna mia“.

Una grande lezione di vita è indiscutibilmente quella che danno questi volontari a chi si occupa solo dei propri interessi, alla mafia, alla camorra e alla n’drangheta, e agli speculatori finanziari di tutte le matrici. Loro sono un’altra Italia, quella in cui bisogna sperare perché possa realizzarsi una società più giusta e più solidale. Civilmente ed economicamente.

E Firenze, che ha conosciuto lo stesso dramma dell’alluvione nel ‘66, oggi ha il dovere morale di aiutare la Romagna con le sue istituzioni locali e i suoi cittadini.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro