"Almeno questa volta non tocca solo a noi"

"Mal comune mezzo gaudio: l’importante è non essere gli unici a chiudere sennò si perdono i clienti"

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FIRENZE

La complessa ordinanza di ieri ha confuso non poco i commercianti toscani, che si sono trovati a fare i conti con nuove restrizioni inaspettate. Simone Casini è il gestore dello storico negozio di alimentari la Botteghina e si troverà costretto a chiudere a Pasqua e Pasquetta. A differenza di altri, però non ha accusato troppo il colpo. La chiusura forzata, infatti, sarà anche per i supermercati e le grandi catente, così facendo i commercianti alimentari più piccoli rimarranno meno schiacciati.

"Ho letto della nuova ordinanza, la prenderò come due giorni di vacanza in più, anche perchè noi non abbiamo mai chiuso un giorno. Alla fine la cosa più importante per noi piccoli commercianti è di non chiudere da soli, cosa che ci farebbe arrabbiare ancora di più. Visto che non potranno aprire neanche i super market, non siamo così tanto sfavoriti questa volta. Sarebbe stata una beffa il caso contrario, una nuova stangata a noi, con i grandi negozi aperti. Almeno così possiamo stare tranquilli e aspettare questi giorni con un pizzico di serenità in più".

E ancora: "Naturalmente non possiamo far altro che accettare le regole, anche perchè l’obbiettivo di tutti è riuscire ad uscire prima o poi da questa situazione. Probabilmente l’unico modo sarà con il vaccino, e fino a quel momento dobbiamo tenere duro. La cosa da sottolienare, però, è che l’emergenza non è stata gestita bene, sopratutto nei confronti dei commercianti, che stanno pagando caramente questo momento. Non ci dimentichiamo che facciamo parte tutti di una grande catena economica, e basta un anello che salti, per rompere tutto il meccanismo".

i.nat.

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