SANDRA NISTRI
Cronaca

Alla scoperta del nuovo aeroporto Sopralluogo con i cittadini su viabilità, rumore e rete idraulica

Al confronto con la società che gestisce Peretola, anche il Consorzio Agrario e Legambiente. Il nodo del Fosso Reale che, a differenza del vecchio masterplan, per un tratto sarà interrato

di Sandra Nistri

Cinque tappe per vedere ‘sul campo’ come sarà il nuovo aeroporto di Firenze o, almeno, che cosa prevede il nuovo masterplan al 2035 del Vespucci. La seconda ‘tappa’ del dibattito pubblico sull’infrastruttura in corso è stata, ieri mattina, un sopralluogo per valutare visivamente come la nuova pista impatterà sulla viabilità e rete idraulica ma anche gli effetti del rumore che, ogni giorno, i residenti di Peretola devono sopportare. Effetti che il gruppo dei partecipanti ha potuto cogliere in pieno vedendo passare sulle proprie teste, all’incrocio tra via di Brozzi e via di Cammori, l’aereo in fase di atterraggio alle 12,58. Al tour hanno preso parte, insieme ai tecnici di Toscana Aeroporti e al coordinatore del dibattito pubblico Alberto Cena, alcuni cittadini: pochi in verità ma il meteo e la giornata feriale hanno sicuramente ridotto le presenze.

Fra loro un rappresentante del Consorzio Agrario di via dell’Osmannoro i cui terreni saranno pesantemente impattati per la realizzazione delle due casse di laminazione previste e un rappresentante del circolo sestese di Legambiente che, da tempo, ha ufficializzato il suo no all’ampliamento dello scalo.

Assenti invece, anche ieri, i comitati del no che hanno deciso di non partecipare al dibattito pubblico. La nuova pista interferirà con il lago di Peretola (altra tappa del tour) che sarà eliminato e ‘ricollocato’ in una nuova zona a Signa: l’area in cui attualmente si trova il lago, fra l’altro, è l’ultima su cui si dovrebbe intervenire con i lavori per permettere, in un lasso di tempo più lungo, la creazione di un nuovo habitat naturale sul territorio signese.

Altro punto nevralgico e dibattuto quello della viabilità e del riassetto idraulico della parte interferita dalla pista con lo spostamento del Fosso Reale che, a differenza del vecchio masterplan, per un tratto sarà sotto l’autostrada. Per via dell’Osmannoro – ha invece spiegato il direttore dell’aeroporto Lorenzo Tenerani – "il percorso sarà 500 o 600 metri più lungo dell’attuale. Non è previsto come nel vecchio piano l’aggiramento di tutta la pista ma sarà realizzato un sottopasso con una rampa di accesso e una di uscita".

Quanto all’interferenza con le attività del polo scientifico il rumore dovrebbe essere attutito dalla maxi duna alta dieci metri prevista e anche le vibrazioni, stando a verifiche effettuate, non dovrebbero interferire con gli esperimenti ed attività del campus che non dovrà frenare la sua espanione. Ultima tappa del sopralluogo l’area di Mollaia, una delle tre in cui sono previste opere di compensazione, in questo caso, fra l’altro, un progetto di salvaguardia per anfibi.