MANUELA PLASTINA
Cronaca

Alberti Case popolari nella vecchia fattoria

Approvato all’unanimità il progetto di ristrutturazione dell’immobile dell’Opera Pia in via Paolieri. Previsti ambulatori e servizi sociali

di Manuela Plastina

Il ritorno alla vita della Fattoria Alberti punta al sociale: diventerà una struttura abitativa per anziani con servizi alla persona aperti anche alla cittadinanza. Una realtà totalmente diversa rispetto alle tradizionali Rsa: qui si parla di nuove residenze sociali definite "Senior Housing", modello abitativo in crescita nel nord e nel centro Italia per rispondere a nuove esigenze relazionali ed economiche e permettere una vita autonoma più a lungo. In pratica, si tratta di alloggi privati all’interno di abitazioni condivise: ognuno ha la sua privacy e riservatezza, ma grazie a spazi e aree comuni, è possibile ritrovarsi, condividere momenti di gioco o chiacchiere e usufruire di servizi di cura comuni. Di fatto un modo per vivere da soli, senza sentirsi abbandonati e isolati. La struttura dell’ex Fattoria lo permette: con i suoi immobili protetti dietro un cancello nel verde a due passi dal cuore di Impruneta, può tornare ad essere una cittadella sociale nella città. In questo modo verrebbe tolta anche dallo stato di abbandono in cui si trova da decenni e che fa male ai ricordi degli imprunetini: in tanti ancora raccontano di quando quest’area di immobili di valore storico, architettonico, urbano ed urbanistico era un luogo vivo, dove i bambini andavano a giocare in mezzo all’aia a cento metri da piazza Buondelmonti. Ma il passare del tempo e l’abbandono hanno cancellato ogni traccia di quella vitalità. Tra qualche mese non sarà più così: Il consiglio comunale ha dato all’unanimità il via libera alla dichiarazione di pubblica utilità dell’Opera Pia Vanni, proprietaria del bene. La domanda era stata presentata dal nuovo consiglio di amministrazione e dal neo presidente Roberto Boddi, ma l’azienda pubblica di servizi alla persona ci sta lavorando da prima delle elezioni: anno scorso, sotto la presidenza decennale di Marzio Magherini, aveva dato incarico a un architetto di progettare la nuova vita della Fattoria Alberti nel nome dei servizi agli anziani, come da missione dell’Opera Pia Vanni. In tutto dovrebbero nascere 12 appartamenti di due o tre vani che andranno sul mercato degli affitti calmierati per categorie fragili e anziani. I finanziamenti dovrebbero arrivare dal Pnrr, sempre con l’incognita di eventuali tagli, ma il sindaco Riccardo Lazzerini non crede che possano coinvolgere proprio la fattoria che, annuncia, garantirà anche servizi per la cittadinanza tornando dunque ad essere parte attiva e attrattiva della comunità.

"Il ruolo dei servizi sociali territoriali deve puntare a modelli personalizzati per la cura dei cittadini – dice Lazzerini insieme al vicesindaco con delega all’edilizia Laura Cioni –. L’obiettivo primario del modello Alberti è una coabitazione che offra una qualità di vita dignitosa ai nostri anziani, caratterizzata da un elevato livello di autonomia e con incluso un primo livello di protezione e cura". E gli imprunetini approvano: nel 2020 al primo laboratorio partecipativo sul nuovo piano strutturale di Impruneta avevano lanciato l’idea proprio di un recupero della fattoria a favore della comunità. Una proposta che era stata avanzata negli anni anche dai consiglieri di opposizione della scorsa consiliatura. Mentre finisce nel dimenticatoio il progetto che fu lanciato da Tullio Del Bravo; l’artista imprunetino ipotizzava di destinare almeno una parte dell’area ad uso commerciale, con una zona pedonale da affiancare a parcheggi e a una piazzetta pubblica. Un’ipotesi al tempo sostenuta da Confcommercio e Confesercenti, ma della quale poi non si è saputo più niente. Ora la Fattoria Alberti riparte dagli anziani e dalle prospettive di una nuova vita. Manuela Plastina