Agricoltori in lacrime Disperazione in Mugello Interi frutteti spazzati via

Il foraggio per le mucche distrutto, si teme non ci sia fieno per l’inverno. A Firenzuola, Palazzuolo e Marradi perse centinaia di ettari di coltivazioni.

Agricoltori in lacrime  Disperazione in Mugello  Interi frutteti spazzati via

Agricoltori in lacrime Disperazione in Mugello Interi frutteti spazzati via

di Paolo Guidotti

L’altra faccia della calamità è in Alto Mugello. Se nella piana romagnola le alluvioni stanno provocando disastri, sull’Appennino tosco-romagnolo, a Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio, la furia e la sovrabbondanza dell’acqua dal cielo è stata come un terremoto, con centinaia di frane e smottamenti, fiumi di fango e detriti. Una zona, quella dell’Alto Mugello, che vanta un’agricoltura di eccellenza: piccole aziende, stalle, coltivazioni, castagneti. E oggi ancora non si sa che cosa di tutto questo sia rimasto in piedi.

Arturo Raffini ha un’azienda zootecnica, un centinaio di capi, nel comune di Firenzuola, a Piancaldoli, una delle zone più colpite. "Non sappiamo ancora cosa fare – dice a bassa voce –. La mia azienda, le case adiacenti, castagneti, strade, siamo su un fronte di frana che si si è staccato a monte, molto in alto. Piove ancora, il terreno si muove, e non possiamo far altro che aspettare che il tempo dia tregua. Ma si tratta di un fronte enorme". "I campi – dice – hanno avuto smottamenti e spacchi, e in tanti punti sono impraticabili. Nei castagneti sono ribaltati alberi, tanti hanno radici scoperte, bisognerà capire se si salvano o seccano. Accanto alla stalla avevo appena finito di ristrutturare un’abitazione e ora ha crepe vistose. Mio padre Aldo, 88 anni, mi dice di non aver mai visto una cosa del genere".

All’azienda Il Molino due ettari di susini non esistono più, come interi filari di kiwi. "Nella zona delle pesche – dice Oliana – non ci sono ancora andata, siamo fissi sul trattore a spalare le frane per riaprire una strada, perché ora siamo isolati. Non abbiamo luce, e andiamo col generatore, ma senza benzina il generatore non funziona". A Palazzuolo per Nicola Zaccaroni, allevatore con cento bovini, "si farà fatica a fare il fieno per la prossima stagione invernale: come fare a dar da mangiare agli animali?" Anche il presente preoccupa: "È franata la strada che porta in azienda e una parte dei castagneti. Tutto il paese è messo male". Per ora la stalla è raggiungibile solo a piedi. Roberto Nocentini, presidente di Coldiretti, ha incontrato i sindaci di Firenzuola Giampaolo Buti e Marradi Tommaso Triberti: "La dichiarazione regionale di stato di emergenza – ha detto – è un primo passo. Serviranno risorse e tempo per tornare alla normalità".

Intanto il numero delle frane rilevate è salito a circa 50 su tutta la viabilità provinciale ed è interessato anche il territorio di Londa. "La protezione civile ha liberato alcune strade per consentire accesso ai mezzi di soccorso e di utilità pubblica": lo ha detto ieri Dario Nardella, in qualità di sindaco della MetroCittà, spiegando che "dalla prossima settimana inizieranno i primi lavori in somma urgenza sulle strade a partire dalla Sr 302"

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