REDAZIONE FIRENZE

Affitti brevi, è baruffa. Iv vota contro Nardella ma la delibera passa. Trattative sul Padovani

Lo strappo in Consiglio era già annunciato ma Renzi non avrebbe gradito l’incontro con Calenda. Forza Italia pronta a fare ricorso . Funaro e Giorgio soddisfatti. Il sindaco: "Sono molto contento". .

Atteso, annunciato, auspicato (da qualcuno), ecco in Consiglio comunale a Firenze lo strappo tra Pd e Iv. La delibera che prevede lo stop, non retroattivo, degli Airbnb nell’area Unesco del centro storico a Firenze passa con i voti favorevoli di Pd e Lista Nardella, ma non con quelli di Iv. A favore anche Sinistra Progetto Comune, Andrea Asciuti, ex Lega e in rotta anche con Italexit e il capogruppo del M5s Roberto De Blasi, mentre il collega dei 5 Stelle Lorenzo Masi non ha votato. Tra i contrari anche Fdi, Lega, Centro (secondo il capogruppo Ubaldo Bocci "ormai è tardi, i grandi gruppi hanno già fatto speculazioni"). Eccolo, lo strappo. Anche se più che una ferita vera e propria qualcuno parla di "sbucciatura" perché potrebbe essere stato trovato nel frattempo un accordo per la delibera (ed è una variazione di bilancio) relativa all’impianto sportivo del Padovani. Quella sarà un’altra partita ed è prevista in aula per fine mese: per Iv votare contro potrebbe significare uscire dalla maggioranza e, negli ultimi giorni, ci sono stati dialoghi per evitare quello che sarebbe il vero strappo. E considerando che nelle ultime ore Matteo Renzi ha espresso più di qualche malumore sull’incontro Nardela-Fossi con Calenda in pompa magna.

Tornando alla delibera sullo stop ai nuovi affitti brevi per il sindaco Dario Nardella si tratta di "uno dei provvedimenti più impegnativi, importanti e rappresentativi" del mandato. Si prevede anche l’azzeramento dell’Imu sulla seconda casa, per tre anni, in favore di coloro che rinunceranno alle locazioni brevi e torneranno a quelle ordinarie. "Quando la ministra Santanché per la prima volta ha annunciato un decreto in materia di locazioni turistiche, ho davvero sperato che si riuscisse ad arrivare a una proposta realmente condivisa ed efficace – aggiunge -. Purtroppo a fine maggio il ministero ci ha inviato una bozza di decreto estremamente deludente. Il criterio del minimum stay di due notti è chiaramente insufficiente a risolvere le criticità che abbiamo denunciato. Neppure la seconda versione del decreto del mese scorso, sembra essere più adeguata. E allora cosa avremmo dovuto fare? Questa iniziativa non è una panacea ma è un passo concreto". "L’emendamento Venezia è stato firmato da un parlamentare del Pd, Pellicani, con cui ho litigato", chiarisce poi dicendo che tale atto prescinde dai partiti. Per l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio il voto di Iv è "incomprensibile", soddisfazione da parte dell’assessora al welfare Funaro. Accuse invece da Fdi con Alessandro Draghi e Jacopo Cellai che parlano di "delibera sbagliata, fuori tempo e discriminatoria". Dura la capogruppo di Iv Mimma Dardano che cita Seneca nel dire che ‘Non si ferma con le mani il vento’, in questo caso il turismo.

Marco Stella (Fi) annuncia ricorso e invita Iv ad uscire dalla maggioranza. Critiche che non toccano Nardella che chiede interventi dallo Stato e esce dal Consiglio comunale dicendo di essere "molto contento".

Niccolò Gramigni