
L'aeroporto di Peretola (Foto archivio)
Firenze, 8 luglio 2017 - Svolta per l'aeroporto di Peretola. Arriva il decreto che accelera l’iter per la Valutazione d’impatto ambientale (Via). Una normativa che adegua l’Italia alle disposizioni europee, ma soprattutto accorcia di tempi della burocrazia e permette di far decollare in tempi più rapidi i lavori alla nuova pista. A volere il nuovo decreto, che da ieri è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è stato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, lo stesso da cui Firenze aspetta con ansia la Via.
«La nuova Via - spiega il ministro Galletti - porta procedure più semplici, tempi certi, regole uniformi su tutto il territorio, innalzando allo stesso tempo il grado di tutela ambientale. Fino a ieri una Via si concludeva in circa 3 anni, mentre una verifica di assoggettabilità poteva durare 11 mesi e mezzo: oggi – conclude il ministro – il lungo e prezioso lavoro delle strutture del mio ministero e di quelli concertanti, oltre che delle commissioni di Camera e Senato, permette all’Italia di dotarsi di un sistema più agile e partecipato, in grado di determinare un grande passo avanti del Paese verso la crescita sostenibile».
E l’aeroporto di Firenze potrebbe essere il primo che beneficia del provvedimento, visto che l’iter della Via non è ancora iniziato. «Riguardo al potenziamento di Peretola – aggiunge il viceministro per le Infrastrutture, Riccardo Nencini – sarà Enac a stabilire col ministero dell’Ambiente se rimanere nella vecchia normativa di valutazione di impatto ambientale, o se aderire alla nuova come richiesto dal decreto». Il «cuore» della nuova Via è la possibilità, in alternativa a quello ordinario, di poter richiedere, per i progetti di competenza statale, un provvedimento unico ambientale che coordina e sostituisce tutti i titoli abilitativi o autorizzativi comunque riconducibili ai fattori ‘ambientali’.