REDAZIONE FIRENZE

Aeroporto, il no di Sesto e Campi. Pioggia di osservazioni contro l’opera

Il sindaco Falchi: "Gravi le carenze su salute umana, biodiversità, habitat protetti e regime idraulico"

Aeroporto, il no di Sesto e Campi. Pioggia di osservazioni contro l’opera

La nuova pista dell’aeroporto di Firenze non si farà. Convinzione netta quella del fronte dei Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio allineati nel no allo sviluppo dello scalo di Peretola. A motivare questa granitica certezza il fatto che il nuovo masterplan firmato da Enac e controfirmato da Toscana Aeroporti non sanerebbe affatto le criticità che già avevano fatto bocciare il precedente progetto in sede di giustizia amministrativa, prima al Tar e poi al Consiglio di Stato. Criticità ancora una volta messe nero su bianco dagli uffici tecnici dei due Comuni in una lunga serie di osservazioni presentate al masterplan entro la scadenza fissata di venerdì scorso. Ventuno in totale le pagine inviate dal Comune di Sesto con la trattazione di otto punti e sei macrotemi: "Si parte dal mancato adeguamento del nuovo progetto alle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato: come se quelle sentenze non ci fossero mai state – dice il sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi –. Inoltre non c’è la valutazione dell’opzione zero richiesta per legge".

Altro punto dolente, la valutazione degli impatti: "Gravi le carenze su salute umana, biodiversità, habitat protetti, suolo, aria e regime idraulico" dice il sindaco. Aspetto, questo, particolarmente urgente dopo l’alluvione di novembre. L’opera poi, sostiene Falchi, "è incompatibile con il tessuto locale, in particolare con il polo universitario scientifico: ne nega lo sviluppo. Le opere di compensazione ambientale non sono adeguate e ridotte rispetto al vecchio progetto; permane il rischio di bird strike, l’impatto con uccelli per la presenza della fauna migratrice". Sulla stessa linea anche le osservazioni presentate da Campi: "Manteniamo tutta la nostra contrarietà – sottolinea il sindaco Andrea Tagliaferri –. Le differenze sono veramente poche rispetto all’impatto sulla piana fiorentina. Siamo pronti a ricorrere in tutte le sedi necessarie", visto che quello di Campi "è il Comune assolutamente più svantaggiato rispetto all’ipotesi della nuova pista".