
"La musica per me? E’ una continua meraviglia, non si può fermare o chiudere. La musica è come l’aria, va, e tutti la possono e la sanno respirare". La musica era libera come lei, Fiamma Nicolodi, amata "prof" di Storia della Musica del Novecento all’univeristà di Firenze, docente e ricercatrice universitaria oltre che scrittrice, nota e apprezzata musicologa, da sempre vicina al Maggio. Daria Nicolodi diceva di lei: "E’ la mia sorella coltissima, chiedile, che sa tutto". Era una persona colta e semplice, che aveva avuto un’ infanzia dai tratti romanzeschi. Il padre, avvocato, aveva partecipato alla Resistenza: era figlio di Aurelio Nicolodi, fondatore dell’Unione Italiana Ciechi, e morì cadendo da cavallo. La madre, Fulvia Casella, figlia del compositore Alfredo Casella, era studiosa di lingue antiche, specialista della filosofia di Parmenide e Socrate. Fiamma, era cresciuta con la sorella Daria e di sicuro la sua formazione era stata te influenzata dalla nonna materna, Yvonne Muller Loeb Casella, pianista francese molto vicina a Jean Cocteau. Fiamma Nicolodi, zia di Asia Argento, sempre pronta al sorriso, era una donna speciale, nuotava alla Rari Nantes e girava in bicicletta. Ci mancherà. Mancherà alla cultura di questa città.
Titti Giuliani Foti