Addio dolce Camilla Se ne va a 17 anni il labrador della Rsa

Era la mascotte della Masaccio di Vallina, amata da tutti gli ospiti. Con lei anche un progetto di pet teraphy. "Ci dava tanta allegria"

di Manuela Plastina

Era il 15 gennaio 2006 quando gli ospiti della Rsa Masaccio di Vallina a Bagno a Ripoli ricevettero una sorpresa scodinzolante. Quel giorno cominciò a percorrere i suoi primi passi, ancora incerti, nella struttura per anziani Camilla, un cucciolo di labrador. Giorgo dopo giorno, tra i nonni e gli operatori, ha poi trovato una seconda casa ed è cresciuta, donando sorrisi e serenità e condividendo ben 17 anni di quotidianità, vita, stagioni, momenti felici e più difficili.

Oggi Camilla non c’è più; se n’è andata sempre nel mese di gennaio, portando con sé un record: è stata la creatura che ha vissuto per più tempo alla Masaccio di via di Rosano.

"Non è possibile esprimere con le parole tutto quello che questa Labrador ha rappresentato per tutti noi donando gioia e serenità" raccontano oggi i responsabili della struttura di Vallina che fa parte del Gruppo La Villa. L’aver dovuto salutare il cane ha creato grande commozione in tutti, dagli ospiti agli operatori, ormai abituati a quella rassicurante figura scodinzolante in tutti gli ambienti. Con Camilla è stato portato avanti un progetto di pet therapy in grado di stimolare negli anziani la fiducia in se stessi e verso gli altri, migliorare la coordinazione oculo-manuale, l’equilibrio e il senso di benessere che arriva dal prendersi cura di qualcuno. Al tempo stesso, il cane ha vissuto coccolato, curato e amato, dando e ricevendo tantissima generosità. Questa storia di amicizia e di amore lunga 17 anni è stata raccontata da Patrizia Arimondi, assistente di area Centro del Gruppo, in una lettera inviata all’onorevole Maria Vittoria Brambilla, da sempre conosciuta per essere amante degli animali.

"Camilla – si legge - è stata in grado di avvicinare anziani con problematiche di salute dando loro affetto e a volte colmando quel vuoto che la vita nelle residenze può dare. Le raccontiamo la sua storia non per avere riconoscimenti, ma per condividere un amore infinito tra uomini e animali".

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