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Addio al partigiano Mario Accardo di Firenze: ricordo dell'ultimo trombaio

Questo articolo racconta la storia di Mario Accardo, un partigiano bambino che ha rischiato la vita per la liberazione di Firenze durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la Liberazione, Accardo ha dedicato la sua vita alla comunità e alla sua famiglia. I suoi funerali si terranno domani nella chiesa del Preziosissimo Sangue di Firenze.

Nel 1942 Mario Accardo aveva appena 11 anni, e nonostante la sua giovane età decise di entrare a far parte della Brigata Gappista del Casone dei Ferrovieri di piazza Puccini. "Il partigiano bambino", oltre a essere una staffetta dei Gruppi di Azione Patriottica, si occupava anche di procurare il cibo da consegnare alle famiglie povere del rione di San Jacopino.

Fino alla Liberazione di Firenze, avvenuta nel 1944, Accardo – insieme al fratello 18enne Fernando, soprannominato “Cucciolo“, e morto dopo esser stato colpito da una fucilata dei cecchini nazifascisti – non ha mai rifiutato una missione, mettendo più volte a repentaglio la propria vita. Volontario nel circolo Mario Bencini di via Marcadante, impegnato politicamente prima nel Pci e poi nel Pd, anima dell’associazione anti degrado Asta e di Amo Firenze, conosciuto in tutto il quartiere per il suo lavoro di idraulico, Mario è deceduto martedì sera all’età di 91 anni.

"Aveva solo la quinta elementare e per tutta la sua vita si è spaccato la schiena per darci tutto ciò che lui non aveva avuto – racconta la figlia Antonella – Ha permesso a me di prendere due lauree e a mio fratello Matteo, oggi residente in Germania di studiare Astrofisica e di andare a lavorare a Monaco di Baviera". Ma quella sua passione per la politica, che Accardo non ha mai celato, l’ha trasmessa anche alla nipote Beatrice, eletta a soli 18 anni come consigliera del Quartiere 1 per la quale svolge la funzione di vice presidente.

"Mario Accardo rientra a pieno titolo nella storia del rione – il riordo del presidente del Q1 Maurizio Sguanci – Come giovane partigiano, come (così a lui piaceva definirsi) l’ultimo trombaio, ma soprattutto come uomo che ha dedicato la sua vita, con dedizione, alla comunità e alla sua famiglia. È stato un vero e caro amico. Si dice che nessuno muore mai finché viena ricordato con affetto. Credo sia vero, per questo Mario avrà ancora una lunga vita nella sua comunità".

I funerali di Accardo si celebreranno domani alle 10 nella chiesa del Preziosissimo Sangue di via Boccherini.

A.P.