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Addio a Sergio Moravia. Il professore della filosofia

Studioso, cattedratico, autore di numerosi libri, fu allievo di Eugenio Garin. Noto per i saggi sull’Illuminismo, collaborò a lungo anche con La Nazione

Sergio Moravia, filosofo e storico della filosofia, noto per i suoi studi sull‘Illuminismo francese e sul pensiero del Novecento (con particolare riguardo alla filosofia della mente e all‘esistenzialismo), è morto all‘età di 80 anni a Milano. A partire dagli anni Ottanta ha prodotto innovativi saggi di filosofia della mente e della persona: con le sue ricerche interdisciplinari ha contribuito a elaborare una feconda intersezione tra pensiero filosofico e scienze umane. Era professore emerito di storia della filosofia all‘Università di Firenze e per tanti anni è stato editorialista de La Nazione. Un nuovo modo di concepire il pensiero del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche lo hanno reso uno dei suoi interpreti più originali. Nel 1976 ha pubblicato la nota antologia “La distruzione delle certezze“ (La Nuova Italia) e nel 1985 la raccolta di saggi “Itinerario nietzscheano“ (Guida).

Sergio Moravia era nato il 16 gennaio 1940 a Bologna da una famiglia triestina ma si era formato all‘Università di Firenze, dove poi ha svolto tutta la carriera accademica. Allievo del filosofo Eugenio Garin, Moravia si era laureato nel 1962 con una tesi sul filosofo illuminista Gian Domenico Romagnosi. Ottenuta nel 1975 la cattedra di professore ordinario di storia della filosofia, Moravia ha insegnato questa disciplina nella Facoltà di Magistero e nella Facoltà di Lettere dell‘Ateneo di Firenze. Co-fondatore della Società italiana degli studi sul XVIII secolo, ha fatto parte dei comitati direttivi delle riviste “Paradigmi“ e “Iride“. Numerose le sue conferenze e cicli di lezioni in Belgio, Francia e Germania, e soprattutto in Canada e negli Stati Uniti, dove Moravia è stato visiting professor in alcune prestigiose università (Harvard, Ucla, Boston University).

Tra i suoi numerosi libri figurano: "Il tramonto dell’Illuminismo. Filosofia e politica nella società francese (1770-1810)" (Laterza, 1968); "La ragione nascosta. Scienza e filosofia nel pensiero di Claude Levi Strauss" (Sansoni, 1969); "Introduzione a Sartre" (Laterza, 1973). E ancora "Filosofia e scienze umane nell’età dei Lumi" (Sansoni, 1982); "L’enigma della mente. Il ‘Mind-Body problem’ nel pensiero contemporaneo" (Laterza, 1986); "L’atlante delle passioni" (Laterza, 1993). Aveva curato anche "Filosofia. Storia e testi. Manuale di filosofia per gli Istituti superiori" (Le Monnier, 1994) in tre volumi. Tra le sue opere più recenti: "Firenze e il Neo-Umanesimo. Arte, cultura, comunicazione multimediale all’alba del Terzo Millennio" (Le Lettere, 2005); "Lo strutturalismo francese" (Le Lettere, 2006; prima edizione, 1975); "Sigmund Freud. Filosofia e psicoanalisi. Raccolta antologica di scritti freudiani" (Utet, 2008).