
Era uno degli ultimi maestri del commesso fiorentino, una tecnica di lavorazione delle pietre, che riesce a creare intarsi simili a ricami. Bruno Lastrucci se ne è andato qualche giorno fa, lasciando un vuoto incolmabile nella sua bottega, al piano terra di via dei Macci 7, dove per fortuna resta il figlio Jacopo, artigiano altrettanto bravo in questa vera e propria eccellenza artigiana che risale all’epoca medicea.
Commesso fiorentino e mosaico. Bruno Lastrucci era un vero esperto di questi settori, capace di creare oggetti unici dal fascino e dalla preziosità antiche, apprezzate da amanti dell’arte di tutto il mondo. La sua grande capacità artigianale lo rendeva prezioso anche per il restauro e infatti era un importante collaboratore dell’Opificio delle Pietre Dure. Insieme al figlio Iacopo, aveva partecipato alla manifestazione Artigianato e Palazzo, mostrando dal vivo la lavorazione del commesso fiorentino realizzato con la tecnica rinascimentale con colle a caldo naturali e pietre a colori naturali.
Nella foto, Bruno Lastrucci premiato dall’assessore Del Re.