REDAZIONE FIRENZE

Abbracci, musica rock e selfie. Con la gente comune e i big dem. Assente la renzianissima Meucci

Ingresso in platea sulle note di Harry Styles per chiudere con gli U2. Look sobrio e trucco leggero. A fare il tifo anche gli onorevoli toscani Federico Gianassi e Simona Bonafè, direttamente da Gubbio.

Abbracci, musica rock e selfie. Con la gente comune e i big dem. Assente la renzianissima Meucci

Il verde domina la Sala Rossa del Palacongressi. L’appuntamento è fissato alle 21, ma fino a quasi alle 22 Sara Funaro non sale sul palco, perché ancora bloccata all’esterno da quanti non hanno trovato posto dentro. Davvero tanta gente per la candidata sindaca che per quasi un’ora è rimasta fuori dal Palacongressi a salutare le circa 500 persone che non sono riuscite a entrare. La sala, infatti, è strapiena (almeno 2.000 persone), in tanti pur di esserci e partecipare al debutto ufficiale della nipote di Piero Bargellini, sindaco dell’Alluvione, restano in piedi.

Applausi scroscianti all’arrivo della donna del momento, elegantissima: pantaloni grigi, camicia bianca impreziosita da un ciondolo a forma di cuore, trucco leggero e capelli acconciati con i boccoli. Per questa prima uscita ufficiale, colonna sonora di Harry Styles (As It Was) e un parterre de roi: dagli onorevoli dem toscani (Federico Gianassi e Simona Bonafè) appena arrivati da Gubbio ai consiglieri regionali e comunali, con il sindaco Dario Nardella che guarda con ammirazione la sua delfina. Nelle prime file anche il segretario regionale del Partito democratico, Emiliano Fossi, e Stefano Bruzzesi, dirigente Pd e artefice di questa candidatura (senza primarie).

Presente la giunta di Palazzo Vecchio a eccezione di Titta Meucci (renziana di ferro), in compenso ci sono Leonardo Bieber, ex cda Fipark, presente anche alla prima uscita di Del Re, e Lorenzo Masi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e probabile candidato grillino allo scranno più alto di Palazzo Vecchio.

Tanti anche i rappresentanti del mondo economico, industriale e delle associazioni di categoria. Tra gli imprenditori si fanno vedere Paolo Penko, l’artigiano orafo, e Claudio Cardini, il ‘re’ italiano dei campeggi e patron di Otel.

Molti anche i rappresentanti delle associazioni del terzo settore, primi collaboratori dell’assessorato al welfare che Sara Funaro regge da anni. La serata si apre con un video realizzato dal regista Corrado Ceron in cui la candidata sindaca dem si racconta, partendo dalle sue esperienze accumulate negli anni passati, da amministratrice. A seguire con attenzione e con gli occhi da innamorato il compagno di Funaro, Paolo, seduto accanto ai genitori di lei, babbo Renzo e mamma Antonietta. Quando Sara sale sul palco per il discorso finale parte “Where the Streets Have No Name“ degli U2. La corsa a Palazzo Vecchio è scattata

Barbara Berti