
Al via il progetto 'Nuotare in sicurezza'
Firenze, 13 giugno 2025 – Promuovere il diritto allo sport, alla sicurezza e all’inclusione dei minori in situazione di vulnerabilità: è questo l’obiettivo del progetto “Nuotare in sicurezza: imparare a nuotare fin da piccoli”, il nuovo programma di sport e solidarietà rivolto ai bambini e alle famiglie in condizioni di disagio economico e sociale, inaugurato oggi a Firenze.
Il progetto, realizzato dalla Fondazione Principessa Charlène di Monaco, è promosso dal Consolato del Principato di Monaco a Firenze e organizzato in collaborazione con la onlus Rarini per Amore, la Fondazione Istituto degli Innocenti Ets e la Rari Nantes Florentia, con il patrocinio del Comune di Firenze e della Federazione Italiana Nuoto–Comitato regionale toscano. L’iniziativa, si legge in una nota, nasce dalla riflessione sui dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui l’annegamento rappresenta la terza causa di morte accidentale tra i minori di 15 anni, in particolare tra quelli provenienti da contesti fragili.
Un dato che richiama con forza la necessità di garantire ai bambini non solo l’accesso allo sport, ma anche l’acquisizione di competenze fondamentali per la sicurezza personale. Il progetto, viene ancora spiegato nella nota diffusa dalla Rari Nantes Florentia, è rivolto ai bambini tra i 3 e i 10 anni, ospitati nelle principali comunità di accoglienza del Comune di Firenze, e prevede un ciclo di lezioni di nuoto bisettimanali, fino al 31 luglio, presso la Piscina Comunale Iti di Firenze, sotto la guida di istruttori qualificati e operatori specializzati. Attraverso il nuoto, il progetto intende promuovere non solo la salvaguardia della vita, ma anche valori educativi, inclusivi e di benessere psicofisico in un contesto sicuro, accogliente e strutturato. “Siamo orgogliosi di poter contribuire con azioni concrete alla tutela dei più piccoli – ha dichiarato il console onorario del principato di Monaco a Firenze Alessandro Giusti – e lo sport, in questo, è uno strumento formidabile di prevenzione, educazione e integrazione”.