“La Compagnia del Risveglio”: il nuovo romanzo di Fiorenza Stella

La prima presentazione del libro sarà giovedì nella BiblioteCaNova Isolotto

Fiorenza Stella con il suo nuovo romanzo

Fiorenza Stella con il suo nuovo romanzo

Firenze, 7 marzo 2023– Un condominio di città italiana e sette donne più una bambina. Vite che per anni si sono passate accanto salutandosi appena. Tutto poteva continuare così ancora per molto tempo, ma l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo. Rossana, la scorbutica delusa dalla vita, Viola la sveglia tredicenne anticonformista con  la sua mamma stressata, Adele il faro silenzioso e dominante, l’angelica e sognante Sonia, Francesca la moglie del Generale passato a miglior vita, figura assente ma presente in tutto il libro, Letizia costretta a trascorrere la sua ultima parte di  vita sulla sedia a rotelle e, infine, la bionda Miriam che, insieme alla sua bambina, nasconde un segreto.

Sono queste le protagoniste del nuovo romanzo di Fiorenza Stella “La Compagnia del risveglio”, che sarà presentato giovedì 9 marzo alle 19 nella BiblioteCaNova Isolotto. L'autrice torna ad emozionare i suoi lettori dopo il successo del libro di racconti “Il circolo del tronco cavo”. Un romanzo, quello che stavolta propone l'autrice, fatto di sentimenti risvegliati, di amicizia conquistata, di vite ritrovate e, finalmente, comprese.

“Con “La Compagnia del Risveglio” -spiega la scrittrice- ho inteso mettere in evidenza la vita che si svolge dietro ogni porta di casa, una porta che è anche quella dell’anima. Porte chiuse da ferite antiche, suturate ma mai guarite che premono e si fanno sentire nella vita di tutti i giorni. Porte che un evento traumatico farà prima socchiudere e poi spalancare per far entrare l’aria di una possibile esistenza diversa e nuova, per indicare ad ognuna la propria vera strada. La vita  “costringerà” queste sette donne a conoscersi e aiutarsi, a stare insieme nel nome di una solidarietà femminile che si fa amicizia, rete di protezione e spiraglio per una vita diversa e profondamente felice. Tutto ruota intorno alla misteriosa Miryam e a sua figlia Valentina, capitate in quel palazzo che è “presenza” viva nel racconto, mura possenti che proteggono questo nucleo di vite in cambiamento. Un’isola in un quartiere di una città che si sente metropoli ma non riesce a nascondere la sua anima profondamente provinciale.

“Un libro scritto e riscritto – ci racconta l’autrice – perché ognuna delle protagoniste cresceva via via che il romanzo andava avanti, si faceva più attenta e consapevole. Rossana e le altre sono diventate amiche da cui non avrei mai voluto, egoisticamente, allontanarmi ma alla fine l’amicizia è come l’amore, va condiviso.” Un libro che racconta storie di vita, storie di donne e che sarà presentato per la prima volta proprio a ridosso dell'8 marzo. Cosa significa per lei la Festa della donna? “La festa della Donna per me è un utile pretesto per mettere sotto i riflettori, anche se per un giorno, la condizione delle donne che oggi sembra migliorata ma non è proprio così. La cronaca di tutti i giorni ce lo mostra. Per me la festa della donna non è festeggiare con le amiche come se fosse Natale o il tuo compleanno, questa parte non mi piace proprio, ma è tutto ciò che si sviluppa intorno, gli incontri, i dibattiti… nella speranza che chi è distratto e concentrato solo sulla propria vita, trovi un attimo per porsi almeno delle domande”. Quale ruolo hanno gli uomini nella vita delle sue protagoniste, e quale in una società come quella attuale, che muta sempre più al femminile? “Gli uomini del mio romanzo sono quelli che incontriamo nella vita di tutti i giorni. Ci sono uomini che pur avendo un animo sensibile l’hanno dovuto nascondere e chiudere dentro di sé perché la società da loro voleva forza e decisione. I classici uomini a cui è stato insegnato che “un uomo non può piangere”. Poi ci sono gli eterni adolescenti, quelli che non crescono ma, che rimangono in superficie e che difficilmente comprendono i bisogni, i desideri della donna che vive accanto a loro. Ci sono gli uomini nuovi, giovani, determinati, che credono nei sentimenti, che non si vergognano a mostrare la loro parte femminile, che sanno cosa vuol dire gentilezza e rispetto di ogni essere presente sul pianeta”. In che modo, secondo lei, le donne continuano ad essere relegate ad una dimensione di imparità. “Nella nostra società, sicuramente dal punto di vista lavorativo. Non bisogna guardare se qualcuna arriva in alto, è alla base, nella vita di tutti i giorni, che le cose devono funzionare. Ancora nei ruoli al vertice ci sono uomini e le donne che ci sono non applicano il loro “essere donne” ma hanno sviluppato quella parte competitiva maschile che le fa diventare come loro. Perché non serve mettersi abiti femminili per tirar fuori la vera essenza delle donne. Quella è un’altra cosa e le donne al potere, spesso, sembrano averla dimenticata. E qui parliamo solo della nostra di società, poi basta guardare al resto del mondo per comprendere come le donne siano viste e trattate. La donna fa paura all’uomo, perché è capace di “sentire”, di vedere e percepire qualcosa che il maschio non accoglie di primo acchito. Per gli uomini le donne sono un libro misterioso e come tutti i libri che svelano i misteri, li devi studiare, leggere tra le righe, comprendere il non detto, che comunque è ben presente e in definitiva, o li ami e li tieni come un oracolo sul comodino o li butti”. Al fianco dell'autrice, nel corso della presentazione di giovedì, sarà il noto scrittore Enrico Zoi.    

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