REDAZIONE FIRENZE

Firenze, riaprono la sinagoga e il museo ebraico

Il 17 giugno serata-evento per celebrare la fine della chiusura al pubblico, durata ben 122 giorni.

La Sinagoga di Firenze

Firenze, 15 giugno 2021 - Una serata evento tra arte, cultura e musica per festeggiare la riapertura al pubblico della Sinagoga e del Museo ebraico. Dopo ben 122 giorni di chiusura imposti dall’emergenza Covid, tornano visitabili dal 17 giugno il Tempio ebraico, architettura di grande raffinatezza, e l’annesso museo. Interamente nuovo il progetto di promozione e valorizzazione che vede Opera Laboratori, tra le più importanti realtà imprenditoriali nazionali attive nel settore culturale, al fianco della Comunità ebraica di Firenze nella gestione della Sinagoga e del Museo ebraico del capoluogo toscano e della Sinagoga di Siena. L’accordo, appena firmato, rinnova l’impegno di Opera Laboratori nella sua missione di promozione di arte e cultura delle importanti istituzioni museali, di cui nel corso degli ultimi venti anni è riuscita ad aggiudicarsi la gestione nel territorio nazionale.

Giovedì dalle 17 alle 19 su il sipario sull’evento, su prenotazione scrivendo a [email protected], “Le meraviglie della rinascita”. Un percorso articolato che prevede un passaggio emozionale ed unico nella Camera immersiva: un nuovo allestimento museale che porterà il pubblico ad essere protagonista di un viaggio nella storia, alla scoperta del Tempio ebraico di Firenze. La storia raccontata dai personaggi principali che hanno animato la vita della Comunità ebraica fiorentina dall’800 ad oggi: il cavaliere David Levi, architetto Marco Treves e il rabbino Samuel Margulies. Figure a grandezza naturale che si animeranno per narrare la memoria del luogo e dialogare tra di loro e con i visitatori. Il progetto è stato realizzato grazie al fondamentale contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito di “Laboratori culturali”, il Bando tematico che la Fondazione dedica all’innovazione digitale e ai nuovi fruitori dei musei.

A seguire, la visita proporrà in anteprima la presentazione di due nuovi dipinti che arricchiscono il percorso museale: Mosè con le Tavole della Legge del 1630 di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (Cento 1591 - Bologna 1666). Un'opera proveniente dalla collezione dell'Associazione Donne Ebree d'Italia e il Ritratto di Lucia Levi nei Levi (1960), opera del pittore Gino Rossi (Venezia 1884 – Treviso 1947), uno dei maggiori artisti italiani del Novecento, frutto di una donazione fatta alla Comunità ebraica di Firenze dalla signora Grazia Levi; il dipinto ritrae la nonna deportata da Firenze ad Auschwitz nell’estate del 1944.

Alle 19,30 la cerimonia ufficiale di apertura, con saluti istituzionali e una conversazione dal titolo “Un Centro di Cultura Ebraica a Firenze” in cui si parlerà di arte ed ebraismo e del contributo ebraico all'identità culturale di Firenze e della Toscana, disegnando anche i percorsi futuri del Museo. Partecipano fra gli altri il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi.

Tante le innovazioni introdotte da Opera Laboratori in questa nuova collaborazione: la piattaforma informatica integrata per le prenotazioni e la prevendita, che saranno accessibili dal sito ufficiale della Comunità ebraica e da un call center dedicato. L’ingresso, da domenica a giovedì dalle ore 10 alle ore 18,30 e il venerdì dalle ore 10 alle ore 17, sarà agevolato, inoltre, dalla possibilità di accedere al percorso museale con il biglietto in formato elettronico sul proprio smartphone. Sarà inoltre realizzato il nuovo sito web della Sinagoga e del Museo oltre a nuove guide cartacee che permetteranno di completare l’esperienza di visita.