FEDERICO BERTI
Cosa Fare

"Gli anni amari", allo Spazio Uno torna il film su Mario Mieli

Appuntamento martedì 13 ottobre

Il film "anni amari" è dedicato a Mario Mieli

Firenze, 6 ottobre 2020 - Un evento da non perdere, martedì 13 ottobre 21 al cinema Spazio Uno di via del Sole a Firenze. Alla presenza del regista Andrea Adriatico , torna in programmazione «Gli anni amari», film coraggioso e necessario che riaccende i riflettori sulla figura di Mario Mieli, intellettuale, attivista, scrittore, nonché figura fondamentale tra i fondatori del movimento omosessuale italiano. Il mondo omosessuale contemporaneo non può non conoscere la sua storia. Ed anche chi si è sempre battuto per qualsiasi diritto umano ha il dovere di conosce il faticoso percorso di Mario Mieli.

Se il mondo omosessuale ha conquistato visibilità e rispetto negli anni, se certe «differenze»non sono più tabù, se queste stesse differenze non suscitano più scandalo o indignazione, lo si deve ad una lunga lista di «guerrieri»che, pagando duramente in prima persona, hanno abbattuto i muri della stupidità e dell’incomprensione. Uno di questi «guerrieri», forse tra i più importanti, è appunto Mario Mieli, classe 1952, morto suicida a soli trent’anni. Non a caso molti dei circoli omosessuali sparsi in tutt’Italia portano il suo nome con orgoglio. Famiglia borghese, penultimo di sette figli, padre industriale, madre insegnante di lingue. Mario Mieli nasce in questo contesto, opponendosi subito con la sua ribellione di ragazzo tormentato, facendo giovanissimo quell’outing che oggi è fortunatamente prassi quotidiana ma che negli anni sessanta era improponibile e inaccettabile per molti. Nel 1969 fonda un circolo di poesie frequentato dal mondo omosessuale dell’epoca, assolutamente clandestino.

Nel 1971 fonda a Torino il Fuori, la prima associazione italiana del movimento di liberazione omosessuale. Ma tutte quelle battaglie sostenute da Mario Mieli nel corso della sua giovane vita, è oggi bene prezioso. Fondamentale il suo saggio «Elementi di critica omosessuale» pubblicato da Einaudi nel 1977. E come succede ad ogni forte personalità, non potevano mancare i nemici, chiamati spesso «benpensanti», appartenenti ad una società che faceva fatica ad accettare un personaggio scomodo. Inevitabile che certi suoi «lati oscuri» siano stati usati contro, come una lama tagliente. Mario Mieli era questo, Mario Mieli era molto. Per fortuna, dopo anni di ostracismo si torna a parlare di lui grazie al film di Andrea Adriatico; un piccolo film per budget, un grande film per il valore intrinseco, oltre il risultato artistico. Prodotto da Nicoletta Mantovani e co-prodotto da Rai Cinema, girato tra Milano, Bologna, Modena, Sanremo, Lecce e Londra.

Nel cast, nel difficile ruolo di Mario Mieli, il giovane attore Nicola Di Benedetto. Grazie allo Spazio Uno, il film torna in programmazione a Firenze martedì 13 ottobre con due spettacoli; 17,20/21,30.