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Fondazione Zeffirelli, un cammino nell'arte assoluta

Il museo sarà aperto anche il 25 aprile e il 1° maggio

La Fondazione Zeffirelli (Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Firenze, 14 aprile 2018 - “Nomen omen”. Quando Alaide Garosi decise di ispirarsi agli “zeffiretti gentili” dell’Idomeneo di Mozart per dare il nome a suo figlio, non s’immaginava certo che il destino sarebbe andato proprio in quella direzione. Quel bambino era Franco Zeffirelli, che oggi, a 95 anni è ancora protagonista nei teatri di tutto il mondo con le opere da lui dirette, per non parlare dei suoi film, grandi classici del cinema internazionale. Il mondo di Zeffirelli, i suoi bozzetti, i disegni, i figurini, i costumi, gli appunti e le foto di scena sono adesso patrimonio fruibile da tutti, grazie alla collezione permanente allestita alla Fondazione Franco Zeffirelli, in piazza San Firenze 5.

Il museo aperto al pubblico tutta la settimana, tranne il giovedì, dalle 10 alle 18, sarà visitabile anche nei giorni di festa del 25 aprile e del 1 maggio. Attraversare il museo di Zeffirelli non significa solo ripercorrere la sua carriera di regista e scenografo. Le sale del percorso museale rappresentano, infatti, un’immersione emozionante nella storia del teatro e del cinema contemporanei, dove ritrovare i più grandi interpreti di Shakespeare e della drammaturgia novecentesca, da Pirandello a Tennessee Williams, passando per de Filippo e Arthur Miller. Stiamo parlando di ‘colossi’ del calibro di Joan Plowright, Maggie Smith, Laurence Olivier, Richard Burton, Anna Magnani, Paola Borboni, Annamaria Guarnieri, Paolo Stoppa, Giancarlo Giannini e Giorgio Albertazzi, solo per citarne alcuni. Proprio quest’ultimo fu interprete di un ‘Amleto’ sperimentale i cui bellissimi bozzetti sono diventati icona del museo. Passando dall’Old Vic di Londra all’Eliseo di Roma, dal Teatro della Pergola alla Comédie Français di Parigi, fino al Metropolitan di New York, si possono ripercorrere le orme del Maestro in un percorso cronologico e tematico sul teatro di prosa, il teatro d’opera e il cinema.

Il nome di Zeffirelli, in particolare è associato a quello di altri due grandi: il regista Luchino Visconti e la ‘Divina’ Maria Callas. Proprio a lei, il più grande soprano di tutti i tempi, è dedicata la prima sala del museo. In mostra troviamo poi la sezione dedicata al cinema, con i grandi classici come “Fratello Sole, Sorella Luna” (1972), sulla vita di San Francesco, e “Gesù di Nazareth” (1977), di cui è possibile scoprire un incredibile dipinto realizzato dal Maestro. In primo piano pure i classici shakespeariani, tra cui “Romeo e Giulietta” (1968), con cui Zeffirelli rivoluzionò l’interpretazione del Bardo. L’ultima stanza, una vera sorpresa, è la video-installazione dell’Inferno di Dante, un’elaborazione digitale degli storyboard disegnati dal Maestro per un film mai realizzato, che doveva avere Dustin Hoffman nel ruolo di Dante.

La Fondazione Zeffirelli presenta anche una programmazione artistica, il cui prossimo appuntamento è sabato 28 aprile alle 21 nella sala musica del Complesso di San Firenze, con un concerto dedicato a Verdi.