Mimmo Jodice: opere senza tempo a Villa Bardini

Dal 24 marzo al 14 luglio, per la prima volta a Firenze la retrospettiva dedicata al fotografo napoletano a cura di Roberto Koch, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio e Intesa Sanpaolo.

Mimmo Jodice. Senza tempo

Mimmo Jodice. Senza tempo

Firenze, 22 marzo 2024 - Fuori orario. Scavalcare lo spazio e il tempo, abbandonare la logica del consumo, contemplare l'infinito: tutto questo - e molto altro - nelle ottanta opere della retrospettiva dedicata a Mimmo Jodice che per la prima volta Villa Bardini porta a Firenze dal 24 marzo al 14 luglio. La mostra curata da Roberto Koch e promossa da Fondazione Cassa di Risparmio e Intesa Sanpaolo è la seconda tappa - dopo quella fortunata su Lisetta Carmi - del progetto "La grande fotografia italiana" realizzato da Gallerie d'Italia in collaborazione con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. 

"Si tratta di un'occasione speciale perché proprio il 24 marzo il maestro spegnerà la sua novantesima candelina - sottolineano i presidenti delle fondazioni Bernabò Bocca e Jacopo Speranza - Testimone dei cambiamenti politici, sociali e culturali del Novecento, è stato tra i sedici artisti italiani che lo scorso dicembre hanno avuto l'onore di partecipare all'esposizione 'Art and human right', allestita al Palazzo delle Nazioni di Ginevra per celebrare i settantacinque anni della Dichiarazione universale dei Diritti Umani". 

Le sue immagini, spesso frutto di rielaborazioni sperimentali in camera oscura, ripercorrono viaggi, esperienze e visioni lungo un arco di tempo di quasi mezzo secolo, dal 1964 al 2011: il percorso - suddiviso nelle sezioni Anamnesi, Linguaggi, Vedute di Napoli, Città, Natura e Mari - prende il via dalla sequenza di volti statuari e mosaici antichi ideati su commissione dell'architetto Gae Aulenti per la stazione Museo della metropolitana di Napoli, proseguendo fra le sperimentazioni degli anni Sessanta e le inquietudini dell'artista di fronte ai panorami enigmatici e indecifrabili della sua città, fino ad attraversare i paesaggi urbani di Boston, Parigi, Roma, San Paolo, Milano, Tokyo.

Una ricerca del vuoto sospesa tra una Natura ostile e indifferente e il Mare, dove il tempo si ferma definitivamente, e nel frangersi circolare delle sue onde è possibile cogliere una montaliana maglia rotta nella rete di caos e follia che ci stringe. A latere, un documentario diretto da Mario Martone accompagna lo spettatore alla scoperta della vita e dell'arte di Jodice, mentre una sezione inedita presenta dieci lavori vintage che riassumono la sua lunga ricerca sulla scultura di Michelangelo: dallo sguardo accigliato di Bruto alla compostezza della Madonna del Tondo Pitti, dai corpi dei Prigioni, della Pietà di Palestrina e di Bandini, ai volti del Giorno, la Notte, il Crepuscolo e l'Aurora delle Tombe Medicee. 

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