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Firenze, apre la mostra su Spadolini e la nascita del Ministero della Cultura

L’esposizione, inaugurata dal ministro Alessandro Giuli resterà aperta all'Archivio di Stato fino al 12 ottobre

Spadolini e la nascita del Mic, mostra a Firenze

Spadolini e la nascita del Mic, mostra a Firenze

Firenze, 21 giugno 2025 – È stata inaugurata oggi, all'Archivio di Stato di Firenze, la mostra storico documentaria 'Giovanni Spadolini e la nascita del Ministero della cultura’. L'uomo e l'eredità', esposizione promossa in occasione del centenario della nascita del politico, scrittore e giornalista fiorentino, a cura di Paola d'Orsi, Antonella Ranaldi, Elisabetta Sciarra ed Eugenia Valacchi. 

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Il ricordo di Giovanni Spadolini nel centenario della nascita

Tra i presenti all'inaugurazione il ministro della Cultura Alessandro Giuli e la sindaca di Firenze Sara Funaro. L'esposizione, che rimarrà aperta fino al 12 ottobre, è promossa dal Mic e organizzata dall'Archivio di Stato di Firenze in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia.

«Oggi inauguriamo una mostra dedicata a due anniversari importantissimi, il cinquantesimo della Costituzione del ministero della Cultura e il centesimo della nascita di Giovanni Spadolini che del ministero è stato il primo titolare nonché l'ideatore - ha spiegato Paola D'Orsi, che ricopre il ruolo di direttrice dell'Archivio di Stato di Firenze -. Si parlerà del dibattito di quegli anni, della fase emergenziale che ha preceduto la nascita del ministero».

Gran parte dei documenti, ha aggiunto, «provengono dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze che ha fatto anche una selezione di articoli di stampa dell'epoca, da cui emerge questo quadro molto attento alle politiche dei beni culturali. E provengono dalla Fondazione Spadolini: ci sono anche elementi della collezione privata».

«L'esempio di Spadolini ci richiama anche a un'etica della responsabilità pubblica, al valore delle competenze e ci invita a costruire istituzioni sempre più attente alla qualità della cultura», ha detto la sindaca di Firenze Sara Funaro.

«La mostra che oggi si apre al pubblico ci offre l'occasione di rileggere il percorso di Spadolini, non solo sul piano biografico ma anche attraverso la visione, politica, istituzionale che lo ha guidato nella sua azione - ha aggiunto la sindaca -. Il ministero per i Beni culturali rappresenta uno dei lasciti più significativi della sua attività pubblica, una scelta che testimonia la consapevolezza che la cultura non sia un bene accessorio ma una componente essenziale della vita democratica. Spadolini aveva compreso con lucidità che tutelare il patrimonio culturale significa preservare la memoria, identità e valori di una comunità».

"Firenze è stata ed è il laboratorio di indirizzi culturali ed editoriali, luogo di incontri, fermenti, proposte di indomabile creatività in grado di plasmare la fisionomia del pensiero, della letteratura e della politica italiana ancora oggi, del che dobbiamo ringraziare ancora e sempre la città del Giglio. Firenze ci ha insegnato, Firenze ci insegna ancora molto. E noi siamo orgogliosi di essere qui oggi», ha dichiarato il ministro della Cultura Alessandro Giuli