MAURIZIO COSTANZO
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Firenze, alla Fondazione Spadolini il seminario 'La giustizia tra passato e presente'

Questa mattina alla Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, il seminario “La giustizia dei costituenti e la giustizia oggi” ha riunito magistrati, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni per il concetto e l’evoluzione della giustizia nella storia repubblicana

Firenze, alla Fondazione Spadolini il seminario 'La giustizia tra passato e presente'

Firenze, alla Fondazione Spadolini il seminario 'La giustizia tra passato e presente'

Firenze, 17 maggio 2025 – Si è svolto questa mattina, presso la Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, il seminario di studi dal titolo “La giustizia dei costituenti e la giustizia oggi”. Un incontro di grande rilievo civile e culturale, che ha riunito magistrati, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni per riflettere su uno dei temi fondanti della nostra democrazia: il concetto e l’evoluzione della giustizia nella storia repubblicana. Il seminario è stato aperto dai saluti di Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, che ha sottolineato l’attualità e la profondità di una riflessione sul senso della giustizia nella visione dei padri costituenti e nel contesto sociale e istituzionale odierno. L’introduzione e il coordinamento dell’incontro sono stati affidati a Stefano Folli, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Spadolini Nuova Antologia – organizzatrice dell’evento -, che ha guidato il confronto, toccando i nodi sensibili del rapporto tra magistratura, Costituzione e società civile. In apertura del convegno il giovanissimo Niccolò Martini ha ricevuto una medaglia dedicata a Gino Capponi, per essere il più giovane tra i soci degli Amici della Fondazione Spadolini. Tra gli ospiti d’eccezione, la presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano, la quale ha evidenziato come “il principio di indipendenza della magistratura, pilastro voluto dai costituenti, sia oggi chiamato a confrontarsi con nuove sfide: dalla crescente domanda di giustizia sociale alle trasformazioni tecnologiche che impattano sui diritti fondamentali.” Cassano ha inoltre richiamato il ruolo imprescindibile del giudice come “custode del diritto e garante della dignità umana, in un’epoca segnata da instabilità e mutamenti rapidi.” “La legge – sono state le parole della Presidente Cassano - non è soltanto un contenitore letterale delle disposizioni, ma vive nel divenire sociale e, pertanto, l’attività d’interpretazione del Magistrato non può essere né banalizzata né schematizzata. È indispensabile anche che siano garantite le precondizioni affinché il giudice possa esercitare con serenità e imparzialità il suo difficile compito in un clima di rispetto reciproco tra le Istituzioni.” Particolarmente apprezzato anche l’intervento di Paolo Borgna, presidente dell’Istoreto, che ha inquadrato la nascita dell’ordinamento giudiziario repubblicano nella cornice del dopoguerra, soffermandosi sulle tensioni ideali che animarono i lavori dell’Assemblea Costituente e sulla centralità che il tema della giustizia assunse nel disegno costituzionale del 1948. "Al fondo delle diatribe sulla giustizia degli ultimi decenni – ha dichiarato il presidente Borgna - c’è un insoluto problema che il costituente ha lasciato aperto: come inverare il primo comma dell’articolo 101 della Costituzione, in cui si proclama che la giustizia è amministrata in nome del popolo italiano. Un punto che fu lasciato aperto dai costituenti per meditata scelta. I compiti della giurisdizione di questi ultimi decenni sono infinitamente superiori rispetto a quelli che avevano in mente i costituenti. Negli anni ’60-’70 vi fu, all’interno della Magistratura, un appassionato dibattito sulla necessità di trovare forme più forti di legittimazione per questa nuova figura di magistrato, ma il dibattito venne poi congelato nei decenni successivi. Bisognerebbe riprenderlo oggi, senza strumentalizzazioni e senza eccessive difese corporative.” Il seminario si è svolto nella sede della Biblioteca di via Pian dei Giullari 36A, nella Sala Giovanni Spadolini, luogo simbolico di confronto culturale e civile, a pochi giorni dalle celebrazioni del centenario della nascita dello statista fiorentino.

Maurizio Costanzo