Firenze, 7 novembre 2017 - Chi non si è fatto grandi risate guardando le scene de "La Corazzata Potëmkin" inserite nel film de "Il Secondo Tragico Fantozzi", uno degli episodi più spassosi delle vicende del ragionier Ugo Fantozzi?
Ieri sera al cinema Odeon di Firenze è stata proiettata la versione restaurata della pellicola del regista Sergej Michajlovič Ėjzenštejn.
Nome indimenticabile perché scandito parola per parola dal critico Guidobaldo Maria Riccardelli di fronte a Fantozzi e agli altri impiegati, sconvolti dal non poter vedere la partita della Nazionale.
Neanche il regista del "Secondo Tragico Fanzotti", Luciano Salce, avrebbe mai immaginato che quel film fino a quel momento sconosciuto sarebbe poi diventato così popolare tra gli italiani. Arrivando fino ai giorni nostri. Perché la scena della proiezione del lungometraggio russo resta ancora oggi un cult assoluto nella filmografia fantozziana.
E la serata dell'Odeon è stata un'occasione in più per osservare quei particolari che al cineforum impressionarono gli impiegati: gli stivali dei soldati, la carrozzella che cade per le scale e il mitico "Occhio della madre".