Calenzano, il film ‘Via Don Minzoni N.6’ torna a casa. Proiezione al teatro Manzoni

La sera del 23 marzo, in sala ci sarà il regista Andrea Caciagli

La locandina del film

La locandina del film

Firenze, 19 marzo 2024 - Una riflessione sul senso dell'abitare girata in economia di denaro ma non di sentimenti. Questa l’anima di “Via Don Minzoni N.6”di Andrea Caciagli. Il film, con Francesco Gaudiello, Lia Grieco e Giusi Merli, il 23 marzo torna a casa. Approda infatti a Calenzano, dove è stato concepito. L’appuntamento è alle ore 21.15 al Teatro Manzoni. In sala ci sarà il regista. “Sono felice - commenta Andrea Caciagli - di riportare a Calenzano, là dove è nato, il mio film Via Don Minzoni n.6. Proiettarlo in teatro, a pochi passi dalla vera via Don Minzoni e dalla scuola media che ho frequentato, è un modo per restituire il film al territorio in cui sono cresciuto e che ha ispirato la storia che ho voluto portare sullo schermo. Sarà una gioia condividere con i concittadini l'emozione di vedere, al cinema, uno spaccato della nostra città”. Ambientato interamente a Calenzano, Via Don Minzoni n.6 nasce dall’esperienza autobiografica del regista, costretto a lasciare la casa storica di famiglia dopo la scomparsa della nonna, l’ultima persona ad abitare le stanze. Nella finzione cinematografica, la vendita della casa diventa l’opportunità per il protagonista di ripercorrere i suoi ricordi e di aprire le porte ad una nuova fase della sua vita. Un film, in qualche modo corale, nel quale Caciagli ha coinvolto anche alcuni personaggi della vita reale, a cominciare dagli stessi nuovi proprietari della Via Don Minzoni del titolo. “Abbiamo saputo - ricorda sempre Caciagli - che molti spettatori, dopo la visione del film, hanno cercato in rete e visitato l’esterno di Via Don Minzoni n.6. È bello vedere l’ambientazione di una storia così personale diventare luogo di pellegrinaggio collettivo e posizionare Calenzano, nel suo piccolo, nella mappa dei luoghi del cinema italiano.” Andrea, 28 anni, deve passare l’ultima notte nella casa in Via Don Minzoni n.6 in cui è cresciuto, venduta dopo la scomparsa della nonna, con il compito di consegnare le chiavi ai nuovi proprietari la mattina successiva. Le ultime ventiquattr’ore tra le mura che hanno segnato la sua infanzia sono un lungo amarcord dove gli spazi, i colori e gli oggetti della casa gli riportano alla mente il suo passato e mettono in dubbio il suo futuro. In questo percorso di metabolizzazione della perdita, prima della nonna e poi della casa del suo cuore, Andrea cerca una misteriosa scatola blu che contiene qualcosa per lui molto prezioso. Il film, ambientato con unità di tempo, luogo e azione, si svolge tutto nelle 24 ore precedenti alla mattina in cui il protagonista lascerà la casa per sempre. Nel preparare le ultime scatole per la ditta di traslochi, si riaprono cassetti della memoria che passa dagli oggetti del passato suo e della famiglia: le vecchie fotografie, i quadri ingialliti, i vestiti, le lettere scritte a mano. La macchina da presa si sofferma sulle forme, sui colori, sui contorni sfumati di questi oggetti e di queste memorie rendendo la casa un personaggio vivo e pulsante che parla al protagonista e lo interroga su di sé. Tutto contribuisce a riportare alla mente di Andrea ciò che quelle quattro mura sono state per lui. Ad accompagnarlo in questo percorso complicato, il gruppo di amici del liceo che decidono di ritrovarsi, dopo tanto tempo, proprio nella casa in cui avevano passato gli anni più spensierati della loro adolescenza. È un commiato collettivo alle stanze in cui sono cresciuti insieme, un rito di passaggio che affrontano in gruppo, prima di lasciare Andrea nella casa le ultime ore della notte. Lì, solo con i suoi ricordi, si muove in quelle stanze alla ricerca di una scatola blu che contiene qualcosa di fondamentale a completare quel rito in tempo per l’alba, quando i nuovi proprietari entreranno in una casa non più sua. “Siamo orgogliosi – commentano il vicesindaco Alberto Giusti e l’assessore alla Cultura Irene Padovani – di ospitare a Calenzano il film di Caciagli, legato alla nostra comunità. Fin dall’uscita del film volevamo proiettarlo nei luoghi in cui è stato girato e la scelta è ricaduta sul nostro Teatro: non è scontato riuscire a proiettare un film in una sala teatrale e vogliamo ringraziare i gestori, l’Associazione Macchina Del Suono, che insieme al regista sono riusciti a organizzare questo evento. Ci auguriamo che la comunità possa apprezzare il film e conoscere il talento di un giovane cresciuto a Calenzano, che ha saputo con delicatezza raccontare dei luoghi a noi familiari”. Andrea Caciagli, nato nel 1991 a Fiesole, scrive di cinema tra Firenze e Roma; lavora come regista e assistente alla regia e come direttore di alcune riviste di approfondimento culturale. Dal 2015 è direttore del festival “Firenze RiVista”. Ha diretto il cortometraggio “Origami” (2012), il documentario “La Bussola” (2023) e “La leggerezza”, documentario autobiografico in fase di post-produzione. I biglietti per gli spettacoli sono acquistabili su www.ticketone.it e in tutti i punti vendita Box Office Toscana. Info e prenotazioni: www.teatromanzonicalenzano.it Mail to: [email protected]

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