“Pesche e angurie al posto di uva e castagne”. Caldo, allarme di Coldiretti

“Le persone continuano a portare in tavola frutta tipicamente estiva”. Secondo l’associazione di categoria è uno degli effetti delle temperature anomale

Il caldo non arretra e così le persone scelgono frutta di stagione tipicamente estiva
Il caldo non arretra e così le persone scelgono frutta di stagione tipicamente estiva

Firenze, 9 ottobre 2023 – Il caldo anomalo di queste settimane lo si vede soprattutto a tavola, dove è allarme per la frutta di stagione. A sostenerlo è Coldiretti Toscana: “Dovremo avere in tavola kiwi, uva da tavola, castagne e mele ma con l'estate che non se ne vuole più andare abbiamo ancora voglia di albicocche, pesche, angurie e meloni. Il caldo anomalo sconvolge le nostre tavole e spinge al consumo della frutta tipicamente estiva. Con la colonnina di mercurio stabilmente ben al di sopra della media stagionale con temperature che hanno superato anche i 30 gradi a Firenze nello scorso weekend nei banconi dei supermercati e negozi è facile trovare ancora molti dei frutti della bella stagione che il sole di autunno ha reso dolci e piacevoli".

L’analisi di Coldiretti Toscana sugli effetti delle temperature ''bollenti'' parla chiaro: pesche, nettarine, susine, albicocche, angurie e meloni (non solo quelli invernali, ma anche quelli lisci e retati) sono prodotti molto ricercati dai consumatori proprio per spegnere la sete che ''l'ottobrata'' anomala continua ad alimentare. "Frutta e verdura - spiega Coldiretti Toscana - sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo stressato dal caldo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile”.

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