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Campi, nella citazione della Divina Commedia c’è un errore. E monta la polemica

Il consigliere Gandola: “Cambiano le amministrazioni ma tutto resta immutato: nessuno sa, nessuno vede, nessuno controlla, nessuno verifica”. Pronta una segnalazione alla procura della Corte dei Conti della Toscana

Il pannello a Campi Bisenzio

Campi Bisenzio (Firenze), 27 giugno 2023 – Galeotto fu il pannello, si potrebbe dire. A Campi Bisenzio infatti ne è stato installato uno che cita un canto della Divina Commedia, ma in modo errato. Lo rende noto il consigliere comunale d'opposizione, in quota centrodestra, Paolo Gandola. «Cambiano le amministrazioni ma tutto resta immutato: nessuno sa, nessuno vede, nessuno controlla, nessuno verifica. Ed i cittadini pagano - sottolinea in una nota -. In questi giorni a Campi Bisenzio, sono stati installati nuovi cartelli per consentire una più adeguata segnaletica del Parco agricolo della Piana ma su quei pannelli vi sono macroscopici errori, a partire dal canto sbagliato della Divina Commedia».

Gandola spiega che «nel grande pannello dedicato alla città installato in piazza Dante si legge testualmente che la città di Campi Bisenzio sia stata 'Citata da Dante nel XXXII dell'inferno’ ma quel canto, a ben vedere, non c'entra davvero nulla con Campi facendo riferimento unicamente alla valle del Bisenzio».

Per Gandola «da quanto accertato si tratta di un vero e proprio refuso storiografico: il canto XXXII dell'Inferno parla della 'Valle onde il Bisenzio si dichina’ ma la terzina fa riferimento alla città di Vaiano, in provincia di Prato, non certo a Campi Bisenzio, che è in provincia di Firenze. Al contrario, Campi Bisenzio è citata nella Divina Commedia ma al canto XVI del Paradiso quando Dante parla del contado fiorentino citando appunto, Campi, Certaldo e Figline». Il consigliere comunale annuncia «un'interrogazione» e anche «una segnalazione alla procura della Corte dei Conti della Toscana».

Maurizio Costanzo