ROSSELLA CONTE
Firenze

Bellariva, il grande cuore del quartiere: dal muro della Gentilezza alla centrale della solidarietà

All'Associazione Social Street Bellariva il Premio Villa Arrivabene per l’impegno sociale delle iniziative realizzate in favore delle persone più svantaggiate

Monica Micol riceve il premio dal presidente Pierguidi

Firenze, 21 febbraio 2023 - Durante il covid hanno attrezzato il garage di casa e distribuito vestiti per tutte le persone del quartiere rimaste senza lavoro, poi si sono attivati per supportare il lavoro delle associazioni di volontariato e raccogliere generi alimentari anche grazie all'aiuto dei commercianti del rione. Non basterebbe un libro per elencare tutte le "buone azioni" dei residenti dell'Associazione Bellariva Social Street che sabato hanno ricevuto dal presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi con il Premio Villa Arrivabene 2023.

A ritirare la targa ufficiale di riconoscimento Monica Micol che insieme a Marco Lensi è alla guida dell'associazione. “E' stato emozionante – le parole di Micol - questo è un riconoscimento al nostro lavoro che va avanti da anni ormai”. Gli abitanti riuniti in Social Street Bellariva hanno affittato un fondo e lo hanno trasformato in una vera e propria centrale della solidarietà dalla quale partono gli aiuti per tutte le persone in difficoltà del loro quartiere e non solo. Proprio qui, nel locale di via Aretina, i volontari sistemano i prodotti per la cura della persona, suddividono l'assortimento in base all'età, preparano le buste e i pacchi da consegnare a papà e mamme del rione rimasti senza lavoro per via della crisi o a nonni stremati dal caro vita. Sono i nuovi poveri, quasi tutti italiani, residenti nelle strade di Bellariva e non solo.

“Abbiamo stretto una collaborazione col Banco Alimentare per raccogliere prodotti per la cura della persona, lo scorso anno avevamo prodotti alimentari” sottolinea Micol, portavoce del comitato. Tra le strade del quartiere sono tanti i residenti che all'uscita dei supermercati passano per lasciare bagno doccia, shampoo, sapone per le mani o per il bucato. Così come sono tanti i negozianti ma anche i supermercati che non si dimenticano di far arrivare il proprio aiuto. “Grazie alla rete onlus abbiamo redatto un catalogo delle persone fragili da aiutare, una volta al mese consegniamo loro i kit. Ringraziamo tutti coloro che continuano ad aiutarci, abbiamo bisogno della generosità di tutti” prosegue Micol.

Sono oltre cento le persone sostenute dall'impegno e dalla passione del comitato, famiglie che tutti i mesi passano dal fondo di via Aretina per ritirare quello che serve per vivere con dignità. “Facciamo da collegamento tra le varie onlus del rione - conclude - la Caritas Bellariva, la Caritas Rovezzano, la Caritas dei Salesiani e quella del Varlungo oltre che con l'esercito della Salvezza. Ci occorrerebbe un fondo più grande. Noi siamo in affitto, un prezzo irrisorio per carità, ma per chi fa volontariato anche cento euro sono tante. Sono cento euro tolte a chi ne ha bisogno”. Gli abitanti hanno adottato anche una piccola aiuola di Bellariva, nei pressi del nuovo ponte e sono stati nel 2020 i promotori del muro della Gentilezza in piazza Alberti, una parete alla quale chi voleva poteva appendere indumenti inutilizzati per metterli a disposizione delle persone che non possedevano nulla per coprirsi e che magari avevano vergogna a mettersi in coda per una maglia calda o un paio di scarpe. Sul "wall of kindness" il principio era un po' questo: “chi ha bisogno prende, chi ha dona”.