
Nadia Comaneci
Firenze, 18 luglio 2024 - Da Dick Fosbury a Juri Chechi, fino a Simon Biles: il mondo dello sport è ricco di gesti tecnici che hanno fatto la storia, piccole o grandi imprese che hanno cambiato il corso delle cose, e sono diventate pietra miliare, esempi da imitare. Proprio come successo nel caso dell'exploit di Nadia Comaneci. Sono passati 48 anni dal suo "10 perfetto" alle Olimpiadi di Montreal. Quel 18 luglio 1976 la ginnasta entrò nella leggenda, ma fu soprattutto lo sport nella sua più alta accezione a toccare con mano per la prima volta la perfezione assoluta. Ci riuscì grazie a Nadia, una ragazza di 14 anni, nastrino bianco e rosso tra i capelli, labbra sottili e occhi profondi. Passata alla storia non tanto perché a quelle olimpiadi si mise al collo tre medaglie d'oro, un argento e un bronzo, ma perché quei giorni magici la resero inimitabile. Merito di quel "10 perfetto", il punteggio più alto possibile, la realizzazione esemplare, la quintessenza della ginnastica artistica. Quell'esercizio alle parallele asimmetriche nella gara olimpica a squadre rappresenta ancora oggi uno dei momenti più alti della storia dello sport. "Non mi sembrava di aver fatto un un esercizio perfetto - avrebbe raccontato l'ex ginnasta -. L'avevo provato tante volte e sapevo di poterlo fare anche meglio". Il primato di essere stata la più giovane ginnasta ad aver vinto un’Olimpiade è un record che resterà imbattuto per sempre visto che l'età per partecipare ora è stata alzata a 16 anni. Nasce oggi Edgar Degas nato il 19 luglio del 1834 a Parigi. Dopo l’incontro con Manet frequentò gli impressionisti ma si rifiutò di dipingere en plen air, prediligendo i temi più tradizionali: ritratti, ballerine, corse di cavalli, nudi femminili, ambienti popolari. Rese però questi temi con nuovi tagli compositivi – prospettive oblique e angolazioni dall’alto verso il basso – che derivavano dalla fotografia e a loro volta l’influenzarono. Ha scritto: “L’arte non è ciò che vedi, ma ciò che consenti agli altri di vedere”.